Fedez ricorda le risse insiema a Ghali in gioventù

Nel suo libro autobiografico L’acqua è più profonda di come sembra da sopra, Fedez ha ricordato le risse fatte insiema a Ghali in gioventù

fedez ghali
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Il racconto di Fedez

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È uscito da pochi giorni ma già infiamma il dibattito: il nuovo libro autobiografico di Fedez, “L’acqua è più profonda di come sembra da sopra”, promette di far discutere e mantiene la promessa. Nelle sue pagine il rapper di Rozzano ripercorre l’intera parabola della propria vita, dall’infanzia alle luci del successo, senza risparmiare nessuno — nemmeno sé stesso. Ma, come da tradizione per lui, non mancano affondi pungenti, retroscena inediti e passaggi dal tono decisamente polemico.

Tra i capitoli più commentati, spiccano quelli dedicati al rapporto con l’ex moglie Chiara Ferragni. Fedez affronta senza filtri gli anni della loro relazione, ammettendo di aver vissuto con disagio alcune delle persone che ruotavano intorno all’imprenditrice digitale e al suo mondo.

Nel libro si legge infatti:

Durante il matrimonio ho subito le frequentazioni di mia moglie. Avevo accettato passivamente di stare a quel tipo di pensiero lì: l’architetto superfancy, quello inserito nella moda. Una confezione bellissima, ma dentro, per me, puzzavano tutti

Parole che non lasciano spazio a interpretazioni, e che il rapper rincara poco dopo:

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Preferisco frequentare uno che fa subito schifo, piuttosto di un pacchetto stupendo di cui però, a poco a poco, ti accorgi che puzza di marcio. Meglio chi si presenta per quello che è, piuttosto che per quello che dovrebbe essere

Più che un attacco diretto all’ex moglie, il passaggio suona come una condanna al mondo patinato della Milano “bene”, un ambiente che Fedez descrive come scintillante in superficie ma, a suo dire, vuoto e artefatto dietro le quinte.

Il tono diretto e crudo del racconto prosegue anche quando l’artista parla del collega Ghali. I due, racconta Fedez, hanno condiviso momenti di vera amicizia ma anche episodi turbolenti, segnati da una certa propensione agli scontri fisici.

Nel libro emerge un ritratto ironico e spigoloso del collega, descritto come un compagno fedele ma anche un “guerriero da bar” pronto a reagire a ogni provocazione: secondo Fedez, bastava una parola fuori posto perché Ghali passasse alle mani. Non manca nemmeno un particolare tanto grottesco quanto vivido, quello del “superpotere” del rapper milanese: la capacità di sanguinare copiosamente dal naso non appena veniva toccato — o, come scrive Fedez, “sangue a secchiate”.

Ghali, devo dire grande amico, non si risparmiava mai se qualcuno mi insultava. Alla prima parola storta si lanciava e si andava a picchiare. E aveva questo strano superpotere: sanguinare dal naso anche al tocco più leggero. Bastava guardarlo per farlo sanguinare. Una spinta? Sangue. Nuotare? Sangue. Qualunque cosa facessimo, sanguinava a secchiate

Che ne pensate?

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