La moglie di Stallone parla dei bambini trans a Hollywood

Durante un’intervista al podcast The Katie Miller, Jennifer, moglie di Sylvester Stallone, ha parlato dell'aumento dei bambini trans a Hollywood

sylvester stallone, jennifer stallone
Credits: Ethan Miller/Getty Images
Condividi l'articolo

Parla Jennifer, moglie di Sylvester Stallone

Seguiteci sempre anche su LaScimmiaPensa e iscrivetevi al nostro canale WhatsApp!

Negli ultimi giorni, Jennifer, moglie di Sylvester Stallone, è finita al centro di un acceso dibattito dopo aver espresso una teoria controversa riguardo al presunto aumento del numero di bambini transgender tra le famiglie delle star di Hollywood. Le sue dichiarazioni, rilasciate durante un’intervista al podcast The Katie Miller, hanno suscitato critiche e discussioni sui social e tra gli esperti di studi di genere.

Durante la conversazione, la conduttrice Katie Miller ha chiesto alla donna perché, secondo lei, molti figli di celebrità stiano facendo coming out come transgender. La 57enne ha risposto che, a suo avviso, Hollywood rappresenterebbe un ambiente “eccessivamente permissivo”, dove l’espressione personale è portata all’estremo.

Penso solo che Hollywood sia tutta una questione di espressione. Quindi, qualunque sia il modo in cui vuoi esprimerti, se oggi ti senti un gatto, sei un gatto. Ed è così permissivo. Non credo che stiamo davvero capendo che questi bambini non sono nostri accessori. Sono piccoli esseri umani che hanno bisogno di struttura. E la struttura è davvero importante per loro perché aiuta il loro cervello a organizzare tutto.

La moglie di Sylvester Stallone ha poi aggiunto che crescere in una famiglia di Hollywood può creare confusione nei bambini a causa di uno stile di vita eccessivo e privo di regole.

LEGGI ANCHE:  Oscar - Un Fidanzato Per Due Figlie

Credo che crescere in una casa di Hollywood non abbia una vera struttura, perché hai questa roba in funzione, hai aerei privati, e tutte queste case enormi con chef, segretarie, assistenti e, sai, governanti e tate – dice Jennifer Stallone. C’è semplicemente troppo di tutto. Diventa davvero confuso per una persona piccola.

Jennifer Stallone ha chiarito di non essere contraria alle scelte individuali in età adulta, ma ha sottolineato l’importanza di fornire ai bambini “buon senso e limiti”.

Va bene quello che decidi di essere da adulto. Ma crescili con il buon senso. Le mie figlie erano dei maschiacci: preferivano indossare i pantaloni agli abiti e amavano lo sport. Ma non ho mai detto: ‘Ora sei un maschio’. Ho solo detto: ‘Ti piace fare sport, ti piace uscire con i ragazzi, è fantastico’.

Le parole di Jennifer Stallone hanno generato numerose reazioni, tra cui quella della docente e ricercatrice Jules Gill-Peterson, esperta di studi di genere, sessualità e donne, che ha definito ridicola l’idea che i bambini transgender siano un fenomeno recente.

LEGGI ANCHE:  Stallone pagò 1 milione di tasca sua ad uno stuntman

Secondo Gill-Peterson, la storia dimostra che i bambini transgender esistono da decenni:

Quello che ho scoperto dalla ricerca è che bambini e ragazzi hanno avuto accesso alla medicina trans e alla transizione da quando esiste la transizione medica, ovvero già dagli anni ’30 e ’40. Ma anche prima di allora, i bambini vivevano certamente vite transgender in cui avrebbero avuto una transizione sociale durante l’infanzia. Ho trovato prove negli Stati Uniti che famiglie e comunità accettavano i bambini come se avessero un genere diverso da quello assegnato alla nascita, li lasciavano andare a scuola, usare il bagno giusto, tutte cose per cui ora si sta discutendo.

Gill-Peterson ha concluso osservando che, paradossalmente, in alcuni contesti sociali di 70 o 80 anni fa si registrava una maggiore apertura verso le identità di genere non conformi rispetto a oggi.

Che ne pensate?