Mercoledì: la Recensione della Seconda Stagione, Parte 1

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Ecco cosa ce ne è parso della prima parte della nuova stagione di Mercoledì, con il ritorno di Jenna Ortega

È stata rilasciata, precisamente il 6 agosto, la prima parte della seconda stagione di Mercoledì, mentre la seconda parte uscirà il 3 settembre. La serie popolarissima firmata Netflix è tornata per mostrare nuove avventure e intrighi che girano intorno alla famiglia gotica più famosa del mondo, gli Addams, stavolta però concentrandosi molto di più sulla psicologia dei personaggi e sui legami familiari e amicali.

Questa seconda stagione inizia leggermente a rilento, riprendendo da dove si era interrotta: Mercoledì (Jenna Ortega) che riceve messaggi da uno stalker. Da questo momento in poi il pubblico assiste anche ad una serie di novità: con l’inizio dell’anno scolastico, infatti, si scopre che la Nevermore Academy ha un nuovo preside, Barry Dort (Steve Buscemi) e che il fratello della protagonista, Pugsley (Isaac Ordonez) è entrato ufficialmente nella scuola, luogo tra l’altro, che nasconde una miriade di segreti.

Inoltre, nella cittadina di Jericho c’è un nuovo serial killer che uccide le loro vittime controllando gli uccelli, una reference un po’ vaga a The Birds di Alfred Hitchcock. Tutte novità queste che però non riescono a dare inizialmente uno slancio a Mercoledì, anzi i primi due episodi rimangono abbastanza ancorati in una zona di comfort, ricordando la prima stagione ma senza apportare cambiamenti significativi, fino poi ad arrivare al terzo e in particolar modo quarto episodio con diversi plot twist, mostrando che la nuova stagione si stava soltanto riscaldando per dare poi il meglio di sé negli episodi successivi.

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Fulcro fondamentale della narrazione sono sicuramente i segreti, i misteri, in particolar modo nella sua famiglia, che la protagonista tenterà di scoprire, cercando di tenere tutto sotto controllo. Il suo carattere freddo e la sua espressione seria e impenetrabile, non le impediscono di far intravedere, anche se raramente, uno spiraglio di umanità, messo in risalto dal rapporto con Enid (Emma Myers) che si complica rimanendo però saldo e da quello difficile con la madre Morticia (Catherine Zeta-Jones) che tende sempre di più verso un precipizio; per non parlare del legame indistruttibile con Mano (Victor Dorobantu) suo fedele amico e compagno di mille avventure.

I creatori Alfred Gough e Miles Millar, con Tim Burton alla regia dimostrano ancora una volta di sapersela cavare e di essere in grado di attirare gli spettatori. Non solo per via della sceneggiatura ma anche per la scenografia curata nei minimi dettagli, mettendo in risalto lo stile inconfondibile del regista, con ambientazioni gotiche e strane, distanti come sempre dalla realtà, riuscendo a far immergere il pubblico in una sorta di mondo a parte, grazie anche all’aiuto di colonne sonore preesistenti, inserite per rendere ancora più tetra l’atmosfera generale.

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Un ulteriore elemento, inoltre, che rende Mercoledì meritevole di essere guardata è il talento unico del cast, in particolar modo quello di Jenna Ortega che ormai è indiscutibilmente dentro il personaggio, vivendolo più che interpretandolo, donando una performance che non passa certo inosservata.

Insomma, per concludere, adesso non resta che aspettare la seconda parte di questa stagione per scoprire se è in grado di rimanere sul filone della suspense, dei plot twist cercando di catturare sempre di più il pubblico e sciogliendo i nodi creati durante la narrazione, grazie ai vari intrighi o se invece tornerà nella sua zona di comfort, senza uno sviluppo rilevante. È decisamente il caso di rimanere sintonizzati e aspettare Mercoledì!

A cura di Sara Tersigni

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