Hwang ha preso ispirazione dalla storia della sua vita per creare il personaggio di Gi-hun, inclusa la sua provenienza e le difficoltà finanziarie
Il personaggio di Seong Gi-hun, l’amatissimo e tragico protagonista di Squid Game, non è nato di punto in bianco: il creatore della serie, Hwang Dong-hyuk, gli ha infatti conferito molti tratti di sé stesso e ispirandosi alla propria storia personale. Per esempio, anche lui è stato cresciuto da una madre single e anche lui viene dal quartiere svantaggiato di Ssangmun-dong, a Seoul.
La provenienza di Gi-hun da un tale ambiente viene più volte sottolineata, specie nella prima stagione, per spiegare anche le sue difficoltà finanziare e la sua incapacità nel mettere a posto la sua vita. Anche lo stesso Hwang ha patito parecchio prima di approdare al successo con la serie Netflix, che è rimasta in sviluppo per un decennio prima di trovare l’approvazione del colosso streaming americano.
La storia di Hwang si lega, nella prima stagione, non solo a Gi-hun ma anche a Sang-woo, il suo amico/rivale che è in qualche modo un po’ lo specchio della sua personalità. Hwang ha dato ai due personaggi i nomi reali di due suoi amici, e li ha descritti come i suoi due “cloni interiori”, ognuno erede di una parte della sua personalità.
“[Seong Gi-hun e Cho Sang-woo] rappresentano due parti di me. Come Gi-hun sono stato cresciuto da una madre single in un ambiente finanziariamente turbolento a Ssangmun-dong. Allo stesso tempo, come Sang-woo, sono andato alla Seoul National University e tutto il mio vicinato si è complimentato e aveva grandi aspettative su di me”, ha dichiarato Hwang a BBC nel 2021.
Ecco perché quindi la storia assume un carattere così personale, ed è così facile immedesimarsi nei personaggi: Hwang ha raccontato parti della sua vita e sfruttato aspetti della sua personalità per i due personaggi nella prima stagione, i quali sono poi filtrati nell’evoluzione di Gi-hun nelle due stagioni successive. L’effetto di un tale impegno nella scrittura, bisogna dire, si sente appieno.