Tolkien pensava che Walt Disney fosse “moralmente corrotto” e che le sue opere mancassero di ogni passione
J.R.R. Tolkien pubblicò Lo Hobbit nel 1937 e nello stesso anno, per coincidenza, uscì Biancaneve e i Sette Nani, il primo grande classico d’animazione Disney. L’autore guardò il film assieme all’amico C.S. Lewis – l’autore delle Cronache di Narnia – e ne provò un enorme disgusto. Perché?
Principalmente per via del modo in cui, nel film, sono rappresentati i sette nani. Tolkien era un appassionato di mitologia e tradizioni folcloristiche norrene, dalle quali aveva preso ispirazione anche per i suoi nani – Thorin in primis – e trovava che la rappresentazione di Disney fosse immensamente caricaturale.
Secondo lui, infatti, nelle leggende che tramandano le figure dei nani c’erano e ci sono fondi di verità e significati da ricercare oltre il mito. Significati che, nella versione dei nani di Biancaneve, vanno completamente perduti nella rappresentazione di personaggi imbranati, impacciati e bambineschi. Ben diversi dalla nobiltà e dalla durezza di un Thorin, o anche solo di un Gimli.
Da qui arrivò a criticare tutta la qualità dell’animazione Disney, che riteneva semplificasse fin troppo le storie da cui prendeva ispirazione spogliandole di ogni spessore e glissando inopportunamente su dettagli “oscuri” e disturbanti che le avrebbero rese più importanti e incisive per tutto il pubblico.
Sembra poi che Tolkien coltivasse una antipatia personale per Walt Disney in persona, che riteneva “avaro, manipolatore” e incapace di infondere nel suo lavoro autentica passione. In una lettera lo definì: “Un imbroglione: capace e persino entusiasta di defraudare coloro con meno esperienza con trucchetti sufficientemente legali da tenerlo fuori di prigione”.
Il disgusto si estese a tutto il mondo dell’animazione, e quando vendette i diritti di LOTR alla United Artists lo scrittore insistette affinché la sua opera non venisse mai adattata come cartone animato. Ed è stato accontentato, quasi: nel 1978 Ralph Bakshi ha realizzato una sua versione in rotoscope della prima parte della storia. Ma, in questo caso, dubitiamo che Tolkien l’avrebbe trovata di cattivo gusto.