Il Giovane Berlusconi, mini serie distribuita da Netflix, narra l’ascesa di Silvio Berlusconi come imprenditore e pubblicitario, prima di diventare il discusso uomo politico che ben conosciamo. A raccontare aneddoti e curiosità sulla vita e lo stile del Cavaliere si susseguono una serie di personaggi che gli sono stati molto vicino negli anni e che hanno potuto osservarne le idee e lo spirito imprenditoriale, come per esempio Pino Corrias, Iva Zanicchi, Marcello Dell’Utri, Fedele Confalonieri, Carlo Freccero, Adriano Galliani e Fatma Ruffini.
Il Giovane Berlusconi non è solo una biografia parziale di questo personaggio, ma anche un documentario che riporta immagini e avvenimenti dell’Italia tra gli anni ’70 e gli anni ’90, raccontando un paese che stava profondamente cambiando e dove proprio Berlusconi ha saputo costruire la sua ricchezza e fortuna, entrando nelle case degli italiani e concedendogli di diventarne Presidente del Consiglio.
Di seguito, troverete la nostra recensione della mini serie. Ci riserviamo di specificare che non recensiremo l’uomo Silvio Berlusconi, ma come la serie racconta la biografia di un personaggio che, nel bene e nel male, ha segnato e cambiato la storia di un intero paese. Buona lettura.
Il Giovane Berlusconi: trama
Attraverso immagini di repertorio, interviste e video inediti scopriamo come è nata la figura di Silvio Berlusconi. Dagli albori nell’edilizia con la costruzione di Milano 2 alla liberalizzazione della tv e la rivalità con la RAI; dalla scoperta del potere della pubblicità all’acquisto dell’A.C. Milan fino all’approdo in politica con la fondazione di Forza Italia.
Grazie alle testimonianze di chi gli è stato vicino, ne Il Giovane Berlusconi verranno messi a nudo aspetti del carattere, strategie imprenditoriali e di comunicazione, cura maniacale dei dettagli che gli hanno valso il favore del pubblico e la benevolenza della gente. Conquiste che lo porteranno, inoltre, al successo politico nel 1994, post Tangentopoli.
Il Giovane Berlusconi: recensione
Indubbiamente, ciò che è messo in risalto maggiormente ne Il Giovane Berlusconi è la sua capacità di comunicare con le persone: la chiave del successo di questo personaggio è stata la sua modernità nel sapere dire cosa la gente volesse sentirsi dire. Sia che si trattasse di collaboratori, sia che si trattasse di moltitudine di persone.
La serie Netflix è un’esaltazione delle qualità di Silvio Berlusconi, il cui giudizio è nettamente influenzato dalla scelta di far raccontare a sua vita da chi, ovviamente, ha trovato giovamento e fortuna dalla visione imprenditoriale del Cavaliere. I giudizi e le considerazioni pendono in favore della sua figura, con la mancanza di un contraddittorio e una visione imparziale della vita del giovane Berlusconi.
Nonostante questo, probabilmente il modo migliore per guardare e giudicare questa serie è quello di osservarla con gli occhi di chi si sta apprestando a vedere un documentario. È quasi impossibile non pensare al recente passato di Silvio Berlusconi come politico, agli scandali e ai processi. La sua figura è stata sempre divisiva, amata e odiata allo stesso tempo. Questo è uno dei motivi per il quale la serie si concentra e ferma sulla prima parte della sua vita.
Attraverso le visioni imprenditoriali vincenti di Berlusconi, la serie svolge un ruolo di interessante memoria storica di un Italia dimenticata e che si apprestava a vivere un importante boom economico. La storia di Il Giovane Berlusconi si intreccia con le vite di milioni di italiani che conoscevano per la prima volta l’intrattenimento, la pubblicità. Temi che sono di attualità anche ai giorni nostri e che Berlusconi ha saputo sfruttare prima di tutti. Berlusconi è stato uno dei primi in Italia a comprendere la potenza della pubblicità, mezzo per il quale ha costruito il suo successo.
Vengono messi in luce gli aspetti del suo carattere già ben noti alle cronache: la prontezza di spirito, la ampia visione del futuro, la caparbietà e l’arroganza. Non mancano i riferimenti alla sua passione per il gentil sesso. La sua vita sentimentale non viene accennata nella serie, scelta probabilmente influenzata dalla visione che ormai è permeata della sua vita privata. Il fulcro di tutto è la sua visione di business ovunque, fonte di guadagno tramite le masse e i mass media.
Quello che manca a Il Giovane Berlusconi è, come abbiamo accennato, una controparte che potesse dare un giudizio imparziale sulla vita del Cavaliere, offrendo una visione anche da chi non ha ottenuto fama e fortuna dalla sua vicinanza. Solo la figura di Pino Corrias, timidamente, offre qualche spunto critico nei suoi confronti.
Il resto è un susseguirsi di elogi e sviolinate da parte di personaggi ben noti di Publitalia e Mediaset, alcuni discussi e discutibili quanto lo stesso Berlusconi. Difficile comprendere se sia stata una mancanza di coraggio da parte di Netflix o una scelta ben consapevole. Sta di fatto che manca forse quel pizzico di ambivalenza che avrebbe contribuito a dare maggiore risalto alla docu serie. Sarebbe stato apprezzabile visto che si è scelto di parlare di un uomo la cui influenza è, forse, sottostimata.
Non è peccato mortale non guardare questa serie e non è peccato mortale guardarla e trovarci degli spunti di apprezzamento. Si assesta un po’ nell’ignavia e nella mancanza di coraggio di spingersi oltre la sua comfort zone, rimanendo comunque un piacevole intrattenimento senza impegno.
Il Giovane Berlusconi: il Cast
Giovanni Minoli
Pino Corrias
Iva Zanicchi
Marcello Dell’Utri
Fedele Confalonieri
Carlo Freccero
Adriano Galliani
Achille Occhetto
Stefania Craxi
Jack Lang
Gigi Moncalvo
Vittorio Dotti
Anne Sinclair
Carlo Momigliano
Fatma Ruffini
Il Giovane Berlusconi: trailer
Trailer ufficiale Il Giovane Berlusconi / credits: youtube, FilmIsNow Trailer Italia
E voi cosa ne pensate della serie Il Giovane Berlusconi? Fatecelo sapere nei commenti.
