Hazbin hotel: Analisi della serie Prime fenomeno del momento

Oggi vi parliamo di Hazbin Hotel, serie animata di Prime divenuta un autentico cult

Hazbin hotel
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A cura di Francesco Mirabella

Hazbin Hotel nasce dalla mente di Vivienne Medrano, meglio conosciuta come VivziePop, poliedrica artista Salvadoregna-Americana classe 1992.

Fin dall’inizio la sua produzione è caratterizzata da un sincero amore per l’animazione, una passione che l’ha portata dal lavorare su Microsoft Paint a dirigere una serie attualmente in trending su Amazon Prime.

Le origini

Tutto nasce da una semplice premessa: la figlia di Lucifero, Charlie Morningstar, sogna di riabilitare i peccatori condannati all’inferno. Scottata da una prima esperienza fallimentare costatale tempo e denaro, VivziePop decide di utilizzare la piattaforma Patreon per finanziare quello che sarà il Magnum Opus; una decisione che si rivelerà essere più saggia di quanto potesse immaginare.

Le radici di Hazbin Hotel affondano nel suo webcomic Zoophobia, pubblicato dal 2012 al 2016, dove compaiono già le versioni, originali e non ancora ben definite, di Alastor e Angel Dust (forse i due personaggi più popolari di Hazbin Hotel). Quello che doveva essere un potenziale spin off si stacca e prende vita propria nel momento in cui l’autrice realizza il potenziale di questi personaggi.

All’epoca VivziePop è un nome relativamente conosciuto dagli appassionati e dagli esperti dell’ambiente dell’animazione, ma grazie a Zoophobia può contare su uno zoccolo duro di fan devoti più che lieti di contribuire al progetto che va ad ingrandirsi sempre di più. Impiega ben sei mesi per scrivere il copione e oltre due anni per animarlo, periodo durante il quale continua a stuzzicare la curiosità dei fan con teaser e annunci del cast oltre che l’anteprima della canzone “Dentro ogni Demone c’è un arcobaleno”.

Il “Pilota” debutta su Youtube il 29 Ottobre 2019, ed è subito un successo. Milioni di visualizzazioni in pochi giorni diventano decine di milioni, fino a raggiungere gli attuali 97 milioni.

Il successo e la strada verso la serializzazione.

“Un normale film è un film che mille persone guardano una volta. Un film di culto è un film che una persona guarda mille volte.” Questa definizione, creata da Bruce Campbell (Re indiscusso dei B Movies) descrive perfettamente gli inizi di Hazbin Hotel.

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Immediatamente iniziano a circolare video di teoria e speculazioni e già dopo pochissimo tempo è possibile vedere gli appassionati di cosplay vestire i panni dei loro personaggi preferiti.

Fan Fiction, Fanarts, Fan Comics, ma anche video e canzoni. L’amore dei fan per Hazbin Hotel arriva quasi a rasentare l’ossessione.

Per molti Hazbin Hotel rappresenta l’indie che si fa prendere sul serio, la qualità che prevale sulla commerciabilità. La serie è anche rappresentazione: la protagonista è bisessuale, la sua compagna lesbica, Angel Dust è una pornostar gay, il barista Husk è pansessuale. Ma a far notizia è l’asessualità del popolarissimo Alastor, che va ad unirsi al ristrettissimo gruppo di personaggi asessuali presenti nella cultura pop. Tuttavia, è anche giusto far notare come la sessualità di Alastor e Husk sia stata indicata rispettivamente dall’autrice in un Q&A e dall’artista Faustisse e non sia (ancora) interna al medium.

Il pilota è un ottimo prodotto di animazione che non fa l’errore di dare per scontati i suoi personaggi, né ha paura di sfidarli. Molti interessante come il desiderio di Charlie di far pentire e redimere i demoni si scontra con la realtà dei fatti che la quasi totalità degli abitanti dell’inferno meritano di stare lì.

Da prototipo a serie TV

Il successo del Pilota non passa inosservato. A meno di un anno dal suo debutto, nell’agosto 2020, trova già dei produttori e distributori, tra cui lo studio A24 (distributore tra gli altri di Moonlight ed Everything Everywhere all at once).

VivziePop mantiene un eccellente rapporto con i fan, a cui riconosce il successo di Hazbin Hotel, e mantiene vivo l’interesse della sua fanbase con webcomics e lo spin off web “Helluva Boss“, approfondendo così il mondo di Hazbin Hotel. Il tutto condito da annunci, teaser vari, trailer e anteprime dei design. I primi quattro episodi debuttano su Amazon il 18 Gennaio 2024 tra le urla di giubilo dei fan e il passaparola lo porta subito all’attenzione del pubblico più generalista

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La musica di Sam Haft colpisce e diverte, l’animazione è fluida e vivace. “Guarda Hazbin Hotel” è una raccomandazione che passa veloce di bocca in bocca e le canzoni pubblicate immediatamente su youtube non fanno altro che stuzzicare la curiosità dei più di capirne il contesto. La critica reagisce perlopiù positivamente alla serie TV, elogiando l’animazione, la musica degna della Disney dei tempi migliori con un marcato taglio broadway-pop e il world building.

La storia entusiasma un po’ meno. Il ritmo della storia avrebbe potuto essere gestito meglio, 8 puntate che riescono ad essere troppe e troppe poche allo stesso tempo, con l’introduzione di un arco narrativo stagionale, la guerra contro il Paradiso, che non solo manca di originalità ma è anche superfluo, perché si perde quella sfida al personaggio di Charlie che rendeva la sua storia più interessante.

Nel mondo della serie TV Charlie ha ragione. Punto. E l’ironia che per raggiungere il suo scopo si avvalga dell’aiuto del sadico serial killer Astor, di una mercante d’armi e della città dei Cannibali viene persa dalla narrazione. E solo la recitazione di Alex Brightman, un maestro nell’interpretare il personaggi “sopra le righe”, salva Adam dall’essere quel tipo di cattivo “maschio tossico” che oggi va col 3×2. Ma anche la critica più severa non può negare come il sogno di VivziePop sia divenuto realtà. Come la sua determinazione e il legame con il proprio fandom ha portato i suoi personaggi dallo sketchbook al trending su Amazon.

Hazbin Hotel è una storia di successo come ce ne sono poche in giro.

E voi, che ne pensate?

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