Jumanji: le assurde idee per il sequel (per fortuna) mai realizzato

Jumanji
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Sapevate che su Jumanji era in progetto un secondo film? Per fortuna non è mai stato fatto, perché vi avremmo visto cose atroci. Ve ne diciamo un paio: Casa Bianca e… King Kong

Il sequel di Jumanji

Sì, Jumanji avrebbe dovuto avere un sequel e non sorprende che l’idea sia girata parecchio visto il successo del famoso film con Robin Williams. Alla fine degli anni ’90, infatti, già c’era l’interesse per un altro film che proseguisse la saga e che sfruttasse la formula comedy-adventure di quello del 1995.

Questo sequel non è mai stato realizzato, e per fortuna. Cosa vi avremmo visto? Tenetevi forte: il titolo sarebbe stato Jumanji: The White House e avrebbe finito col coinvolgere il Presidente degli Stati Uniti (all’epoca Bill Clinton, per quanto probabilmente ve ne sarebbe stato un’altro, inventato) e… il buon vecchio King Kong.

Il presidente e King Kong

Ecco quale doveva essere la trama: alla fine di Jumanji vediamo la scatola con il gioco finire, in qualche modo, su una spiaggia francese. Nel secondo film si sarebbe scoperto che era in Normandia, dove il POTUS si recava per l’anniversario del D-Day. E lì acquistava la scatola maledetta, avendo promesso ai figli di portare loro un gioco al ritorno dalla Francia.

Ovviamente potete immaginare il resto: i bambini avrebbero iniziato a giocare a Jumanji dentro la Casa Bianca, scatenando un caos completo peggio che nel film con Robin Williams e chiamando in causa anche King Kong (che non si sa bene cosa c’entri con Jumanji), il quale si sarebbe dovuto arrampicare sopra la residenza presidenziale in un omaggio al film del 1933.

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Il vero sequel

Per il film s’erano già avanzate diverse idee, inclusa una per una scena nella quale degli animali venivano tagliati a metà dalle pale di un aereo o di un elicottero e si ricombinavano, come ne L’Isola del Dottor Moreau, per creare due tipi di animali nuovi e inquietanti. Il tutto tramite CGi, si intende.

L’autore di Jumanji, Chris Van Allsburg, scrisse poi nel 2002 il sequel ufficiale Zathura proprio per evitare che questi progetti per Jumanji: White House andassero in porto. Il secondo libro si allontana quanto più possibile dall’idea della Casa Bianca, ambientando un nuovo tipo di gioco simile a Jumanji nello spazio.

Zathura: un’avventura spaziale

Van Allsburg riuscì a convincere Sony a finanziare un film sul suo sequel ufficiale, che è uscito nel 2005, diretto da Jon Favreau e con nel cast tra gli altri Tim Robbins e una giovane Kristen Stewart. Non un grande successo, tant’è che oggi in pochi si ricordano di questo secondo film della saga sui due giochi da tavolo maledetti.

Di certo quello che più si sente è la mancanza dello straripante Robin Williams, alla cui presenza di certo si dovette buona parte del successo del primo film. In ogni caso, per una volta, sembra che abbiamo almeno scampato la produzione di un sequel dozzinale e improbabile, realizzato tanto perché si poteva.

Fonte: Syfy

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