American History X: l’uccisione sul marciapiede che ha segnato tutti [VIDEO]

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Una scena violentissima che nel suo traumatizzare colpisce con forza inaudita e riassume dolorosamente la tematica centrale di American History X

Una storia americana “x”

American History X non parla solo di neonazismo e di odio razziale. Parla soprattutto e principalmente di violenza, e di ciò che la causa. Il film interpretato da (qui bravissimo e leggendario) Edward Norton segue la presa di coscienza di un giovane accolito del white power, che impara sulla sua pelle e nel modo più duro la lezione più importante: nessuno è superiore agli altri, nessuno è inferiore.

Il film ci racconta non solo di lui ma anche del fratello e della loro storia familiare, segnata da razzismo e preconcetti che filtrano da tragedie passate mai superate (la morte del padre, pompiere, ucciso da un uomo di colore) e impossibilità di una comunicazione sana. Segno che problemi endemici dell’America (e non solo) come la discriminazione e gli hate crimes trovano spessissimo radici nell’educazione e nelle esperienze domestiche.

Il marciapiede

E proprio un hate crime è quello che commette chiaramente Derek (Norton), il protagonista, quando degli uomini di colore commettono l’errore di cercare di rubare a casa sua. A petto nudo ed esibendo chiaramente il tatuaggio di una svastica, li massacra a colpi di pistola in mezzo alla strada e sul suo volto non scorgiamo né paura né rancore, ma solo una cieca ed euforica furia.

Ma il peggio viene poi, quando uno dei due uomini, già gravemente ferito, viene costretto da Derek a mettere i denti sul marciapiede antistante la casa. Quello che segue è terribile: Derek lo colpisce col piede alla nuda, uccidendolo in maniera brutale. Potete rivedere la scena qui ma siete avvisati: è davvero forte.

La razza superiore

La sequenza lascia intravedere tutti i tratti dell’odio razziale, giacché Derek intende non solo uccidere ma anche umiliare la sua vittima, affermando prima di tutto fisicamente la sua “superiorità ariana”. E quando arriva la polizia si fa arrestare soddisfatto, sorridente persino, orgoglioso di aver fatto (nella sua testa) qualcosa di giusto e importante.

Il tutto avviene sotto gli occhi di Danny (Edward Furlong), il fratello minore di Derek, che a differenza sua riesce a cogliere la distanza tra la teoria ideologica e la pratica assassina, cercando di fermarlo. La maturazione di Derek passerà poi, tragicamente (e non senza la ricerca di un certo contrappasso) proprio attraverso Danny.

Lo scotto da pagare

American History X è uno dei pochi film in grado di sviscerare ed analizzare in maniera profonda le radici del razzismo e della violenza, dell’odio reciproco e dell’insofferenza reciproca. E ci dimostra chiaramente che risiedono nella nostra stessa natura umana: tutti siamo piegati da rancori e frustrazioni, che nei peggiori dei casi emergono con efferatezza letale.

Questo è quello che accade a Derek, schiavo della sua stessa furia e incapace di vedere come le sue azioni ideologiche siano in realtà dettate da una profonda insoddisfazione personale. Lo stesso, per inciso, si può dire di chiunque segua ideologie nazifasciste o radicalismi volti all’omicidio o all’eliminazione di un gruppo di “avversari”. C’è una speranza? Derek, alla fine, paga il suo pegno (dolorosamente) ma ne esce pulito, miracolosamente rinato. Se c’è riuscito lui, può riuscirci chiunque.

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