Il Generale Vannacci destituito dopo le polemiche sul libro

Il Generale Vannacci è stato rimosso dalla guida dell'Istituto geografico militare di Firenze dopo le polemiche scatenetesi attorno al suo libro

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Credits: YouTube/ Difesa ON AIR "Forze Speciali: intervista al generale Roberto Vannacci"
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Negli ultimi giorni si è scatenato un autentico putiferio a causa dell’uscita nelle librerie di Il mondo al contrario, opere del generare Robert Vannacci nel quale mette mostra molte idee da molti considerate omofobe. Parlando infatti delle persone omosessuali scrive:

Cari omosessuali, normali non lo siete, fatevene una ragione! La normalità è l’eterosessualità. Se a voi tutto sembra normale, invece, è colpa delle trame della lobby gay internazionale che ha vietato termini che fino a pochi anni fa erano nei nostri dizionari: pederasta, invertito, frocio, ricchione, buliccio, femminiello, bardassa, checca, omofilo, uranista, culattone che sono ormai termini da tribunale

All’interno del libro il generale Vannacci sottolinea di voler

provocatoriamente rappresentare lo stato d’animo di tutti quelli che percepiscono negli accadimenti di tutti i giorni una dissonante e fastidiosa tendenza generale che si discosta ampiamente da quello che percepiamo come sentire comune, come logica e razionalità. 

Nel libro vengono trattati diversi temi, dalle forme di protesta contro il cambiamento climatico alle occupazioni di alloggi disabitati da parte di persone senza fissa dimora, dai desideri di genitorialità degli omosessuali fino al cosiddetto “politicamente corretto”. 

Che piaccia o no, non nasciamo uguali su questa terra e quindi chi arriva in Italia dovrebbe ringraziare immensamente per la compassione e la generosità – ha aggiunto Vannacci prima di parlare di Paola Egonu dicendo: “Italiana di cittadinanza, ma è evidente che i suoi tratti somatici non rappresentano l’italianità

Parlado poi di legittima difesa, il militare ha scritto:

Se un ladro entra in casa perché non dovrei essere autorizzato a sparargli, a trafiggerlo con un qualsiasi oggetto mi passi tra le mani. Se pianto la matita che ho nel taschino nella giugulare del ceffo che mi aggredisce, ammazzandolo, perché dovrei rischiare di essere condannato?

Queste contorverse dichiarazioni hanno convinto lo Stato Maggiore dell’Esercito a destituire Vannacci, rimuovendolo dalla guida dell’Istituto geografico militare di Firenze. Verrà trasferito a disposizione del Comando delle Forze operative terrestri, che ha sede a Roma

 In un’intervista su Rete 4, commentando tutta la situazione Vannacci ha detto che quando scrivevo questo libro sapevo che avrebbe dato da discutere ma sicuramente non mi aspettavo questo polverone. Non replicherò a decisioni che arrivano da una catena gerarchica. Lo farò nelle sedi opportune. 

La Costituzione garantisce la libertà di parola. Da me nessuna istigazione all’odio. Io non mi sento di fare passi indietro, rivendico quanto ho scritto. Non uso mai parole volgari o triviali: esprimo liberamente i mie pensieri.

Commentando la polemica sorta sulle affermazioni relative ai gay, Vannacci spiega che

la frase sugli omosessuali viene da uno, ovvero io, che è scappato tutta la vita dalla normalità: per questo dico che sono a fianco degli omosessuali nella caratteristica di essere al di fuori della normalità. Nel libro spiego che l’anormalità non è migliore o peggiore, non è buona o cattiva

Il generale ha inoltre affermato che tutta la polemica è nata da una strumentalizzazione: sono state estratte frasi dal contesto e su queste sono state costruite storie che dal libro non emergono. Sono amareggiato dalla decontestualizzazione e dal processo delle opinioni

Che ne pensate?

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