GameShark: quando ai videogiochi si “imbrogliava” così [VIDEO]

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Avete mai approfittato delle possibilità fornite dal GameShark? Dite la verità

Negli anni ’90 e nei primi anni ’00, i videogiocatori di tutto il mondo hanno assistito a una vera e propria rivoluzione nel mondo dei trucchi e degli “imbrogli” nei videogiochi. Un nome che ha fatto storia in questo contesto è GameShark, un dispositivo che ha permesso ai giocatori di sperimentare i videogiochi in modi completamente nuovi.

GameShark era un dispositivo prodotto dalla società Mad Catz, lanciato nel 1996. Era un adattatore fisico che si collegava alle console di gioco più popolari del tempo, tra cui PlayStation, Nintendo 64, Game Boy e molti altri. La sua funzione principale era quella di consentire ai giocatori di inserire codici di trucchi, noti come “cheat codes”, per modificare il comportamento del gioco o sbloccare contenuti nascosti.

I cheat codes sono diventati popolari sin dai primi giorni dei videogiochi. Inizialmente, i trucchi venivano spesso inseriti manualmente utilizzando il controller della console durante il gioco, ma GameShark ha reso l’intero processo molto più semplice e accessibile. Ogni versione di GameShark conteneva un elenco predefinito di cheat codes per giochi specifici, ma i giocatori potevano anche creare i propri trucchi personalizzati.

GameShark ha avuto un impatto significativo sulla cultura videoludica dell’epoca. Molti giocatori lo hanno adottato con entusiasmo perché permetteva loro di superare ostacoli difficili, sperimentare nuovi aspetti del gioco e persino esplorare contenuti segreti altrimenti inaccessibili. I trucchi hanno aggiunto una dimensione di divertimento e sfida ai giochi che già possedevano una grande longevità.

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