Metal Gear Solid e Psycho Mantis: la vetta della genialità di Hideo Kojima [VIDEO]

Psycho Mantis
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Psycho Mantis è certamente uno dei personaggi più memorabili della prima saga, e con la sua apparizione in Metal Gear Solid ci fa capire fino in fondo che non stiamo giocando a un videogioco qualunque

Uno dei momenti in assoluto più memorabili di Metal Gear Solid è di sicuro l’incontro con Psycho Mantis. Un soldato dai poteri psichici e dal passato misterioso, apparentemente imbattibile perché prevede tutte le mosse di Solid Snake e può leggergli nella mente. Può inoltre anche controllare le persone, come prova prendendo possesso di Meryl e cercando di farle sedurre Snake.

Per sconvolgere però davvero il giocatore, e rendere chiaro una volta per tutte che Metal Gear Solid non è un videogioco come un altro, Psycho Mantis inizia a parlare del “passato” di Snake nei termini delle azioni da lui compiute nel gioco stesso. Lo fa sfondando la quarta parete, citando quanti salvataggi “Snake” ha fatto e come si è rapportato con i nemici o le trappole.

Lo fa apertamente, come se pur essendo un personaggio di finzione in un’opera videoludica sapesse che tutto ciò che sta attorno a lui è finto e che la realtà “reale” è quella fuori dallo schermo. Non solo: sa che qualcuno controlla Snake con un joypad, arrivando ad agire sul controller.

All’inizio dello scontro, come se non bastasse, il video scompare e sembra quasi che sia la nostra televisione ad avere un problema; una trovata degna di Andy Kaufman. Compare la scritta in verde “Hideo” e solo dopo un po’ possiamo tornare a giocare. Geniale e inventiva anche la soluzione che bisogna trovare per batterlo: cambiare porta del controller, dalla uno alla due o viceversa.

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