La tragica storia di Michael Rockefeller, l’ereditiere miliardario divorato dai cannibali

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Il mistero è rimasto insoluto ed ha attirato la curiosità di tantissimi tra investigatori e autori: nel 1969 il giornalista e avventuriero Milt Machlin smentì l’ipotesi di uno scenario alla “colonnello Kurtz”, suggerendo invece l’uccisione di Rockefeller per via di una vendetta dei cannibali nei confronti di un eccidio ai loro danni commesso dagli olandesi nel 1958.

Nel 1979 la madre di Michael, Mary Todhunter, avrebbe pagato 250mila dollari per tre teschi umani recuperati da un investigatore da lei inviato in Guinea, i quali secondo gli indigeni appartenevano “agli unici uomini bianchi che avevano mai ucciso”: uno di loro doveva perciò essere per forza Michael. Questa storia non è mai però stata confermata dalla famiglia.

Nel 2014 infine un tale Carl Hoffman ha pubblicato un libro inchiesta sulla faccenda, raccogliendo nuove testimonianze che confermerebbero l’ipotesi della ritorsione avanzata da Machlin e che pure, dopo la morte di Michael, i cannibali sarebbero stati “puniti” da un’epidemia di colera per via del loro omicidio.

Terrificante nota finale: lasciando il villaggio questo Hoffman avrebbe incontrato un Asmat che in solitaria gesticolava per rappresentare una scena in cui qualcuno veniva ucciso. Interrogato, e tradotte le sue parole, costui avrebbe inteso dire: “Non raccontare questa storia a nessuno, è solo per noi. Non parlarne con nessuno, mai. Se glielo dici, morirai“.

Fonti: Notiziario del Web / Commenti Memorabili

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