Che cos’è, in una serie TV, un “episodio bottiglia”?

Bottiglia
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Avete mai sentito l’espressione “episodio bottiglia” o “bottle episode” quando si parla di una serie tv? Ecco di cosa si tratta

Quando si parla di “episodio bottiglia” (o “bottle episode”) ci si riferisce a un particolare format produttivo per quanto riguarda le serie televisive. Nello specifico la frase indica un episodio realizzato con il minor dispendio possibile di mezzi e una grande ristrettezza in termini di preparazione.

Di “bottle show” ha parlato per primo Leslie Stevens, creatore della serie The Outer Limits, perché è “come tirare fuori un episodio da una bottiglia come un genio”, riferendosi per la precisione (incorrettamente) alla lampada di Aladino. L’espressione “bottle episode” è stata utilizzata per la prima volta solo nel 2003.

Si tratta di occasioni nelle quali il cast agisce generalmente in un ambiente chiuso e limitato, con molti dialoghi e poca azione; quindi meno scenografie, meno spese e più attenzione ai personaggi. L’escamotage viene spesso visto negativamente perché legato alla produzione di episodi scritti in fretta e furia, con trame banali e per riempire dei buchi nella programmazione alla meglio.

Ma non è sempre così: spesso anzi proprio per via della loro impostazione “spartana” gli episodi bottiglia forniscono l’occasione buona per soffermarsi su psicologia e rapporti tra i personaggi, i quali si trovano inevitabilmente a confrontarsi e scontrarsi proprio perché confinati in un ambiente limitato. E non è raro che queste situazioni portino ad evoluzioni importanti nella serie.

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