Elliot Page ebbe un appuntamento con DiCaprio e sua madre

Nel suo libro di memorie, Elliot Page ha raccontato di un appuntamento avuto con DiCaprio e sua madre

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Da pochi giorni è uscito sul mercato Pageboy, libro di memorie di Elliot Page nel quale racconta diversi aneddoti sulla sua vita e sulla trasformazione. Come saprete infatti l’attore di The Umbrella Academy si è dichiarato pubblicamente transgender nel dicembre 2020 (qui i dettagli) e da quel momento si è impegnato a tenere informati i fan della sua nuova vita. In un capitolo del libro ha racconato che mentre lavorava a Inception di Christopher Nolan, ha stretto una “bella connessione” con uno degli amici della star del film Leonardo DiCaprio. Nel libro, Elliot Page chiama l’uomo con cui ha stabilito una connessione “Peter“, tuttavia, non si sa se questo sia il suo vero nome o uno pseudonimo.

Da quel che si racconta l’amico comune ha visitato il set del film Nolan del 2010 e ha fatto amicizia con Page. L’attore lo ha descritto come “affettuoso con tutti” e con “occhi raggianti di cura”.

Quando ho visto Leo dopo, gli ho detto che mi piaceva il suo amico, e lui mi ha detto che anche io gli piacevo – ha scritto. Per il nostro primo appuntamento, siamo andati agli Universal Studios con Leo e sua madre. Peter e io ci siamo seduti vicini sulle giostre, le nostre cosce si toccavano appena.

Page ha ammesso che la relazione con Peter non è durata più di “un mese, forse due” e ha detto che gli ha ricordato le avventure del “liceo”.

Continuando a parlare della sua esperienza in Inception, Elliot Page ha inoltre affermato che durante le riprese si è sentito molto fuori posto. Un estratto dall’autobiografia recita:

L’herpes zoster mi è saltato fuori dalla spina dorsale durante le riprese di Inception quando avevo 22 anni. In un cast pieno di uomini cis, non capivo il ruolo in cui mi trovavo. Nonostante fosse piacevole lavorare con tutti, mi sentivo fuori posto. Per le prime due settimane del film ho scherzato sul fatto che sarei stato sostituito con Keira Knightly, e giustamente. L’herpes zoster comunicava lo stress che il mio corpo sentiva, ciò che le mie parole non potevano esprimere.

Che ne pensate?

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