Forrest Gump, Tom Hanks ricorda la fatica delle riprese

Durante un panel del New Yorker, Tom Hanks ha ricordato le fatiche causate delle scene di corsa in Forrest Gump

Tom Hanks; Forrest Gump; Robert Zemeckis
Tom Hanks in Forrest Gump CREDITS: U.I.P.
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Forrest Gump (qui le nostre curiosità) film di Robert Zemeckis del 1994, grazie al quale Tom Hanks si è portato a casa un Premio Oscar, è una delle pellicole più amate degli ultimi decenni. Quest’opera è divenuta negli anni un vero e proprio cult, un punto di riferimento per la cultura pop. Tra i momenti più iconici ci sono sicuramente le interminabili scene in cui il protagonista corre. Tuttavia girare quelle sequenze fu tuttaltro che semplice. Durante un panel del New Yorker, Tom Hanks ha infatti raccontato la fatica di quei giorni.

Ero davvero esausto perché avevamo girato ventisette giorni di fila – ha detto Hanks. Ricordi come Forrest ha attraversato di corsa il paese? Beh, c’era solo un modo per fare quelle scene, a quei tempi. Dovevi volare in quel dannato posto, indossare il costume di scena, correre per un’ora e mezza, poi tornare indietro, salire sull’aereo e volare, diciamo, nel New Hampshire, e rifare tutto da capo. Quindi ero esausto. Non sapevo cosa stesse succedendo. Le scene sulla panchina del parco hanno oceani di dialoghi e le abbiamo girate in un giorno e mezzo.

Hanks ha rivelato di come fosse seriamente preoccupato per la sua capacità di ricordare tutti i suoi monologhi essendo così stanco.

Ho detto a Bob [Zemeckis ndr]: “Bob, la mia testa è fragile, esausta. Stiamo facendo tutte queste scesce con persone diverse, e ognuno di loro ha una pagina e mezza di dialogo. Non sarò mai in grado di ricordarle tutte”

Fortunatamente, il suo regista aveva un piano. Hanks ha detto che Zemeckis ha scelto di girare alcune scene nello stile di una sitcom multi-camera, ottenendo più angolazioni contemporaneamente e consentendo a Hanks di fare affidamento sui gobbi.

Mi disse: “Oh, non preoccuparti, Tom. Lo gireremo come Lucy ed io. Avremo quattro telecamere. Metteremo le parole sui gobbi se ne avrai bisogno. Potrai semplicemente leggerli”. Ho detto: “Oh, fantastico, grazie. Rendiamolo ancora di  più  finto”

Conoscevate questo aneddoto su Forrest Gump?

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