I 10 peggiori casi di Whitewashing moderno [LISTA]

Abbiamo deciso di raccogliere i 10 casi più clamorosi di whitewashing nel cinema moderno

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Il whitewashing nel cinema è un fenomeno controverso che si riferisce alla pratica di ruoli che dovrebbero appartenere a persone di determinate etnie o origini a attori bianchi. Questo fenomeno ha attirato molta attenzione negli ultimi anni, poiché critici e spettatori hanno sollevato preoccupazioni riguardo alla rappresentazione accurata delle diverse culture nel mondo cinematografico. Abbiamo deciso dunque di raccogliere i 10 peggiori casi nel cinema moderno, mettendo in luce le scelte che hanno suscitato forti polemiche e offuscato la rappresentazione autentica delle minoranze etniche.

Ben Affleck, “Argo”

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Argo è uno dei punti salienti della carriera di Ben Affleck, ma la sua decisione di scegliere se stesso come protagonista Tony Mendez, che nella vita reale è ispanico, non è piaciuta a molti.

Christian Bale e Joel Edgerton, Exodus – Dei e re

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Ridley Scott ha affrontato pesanti critiche per aver scelto Christian Bale, Joel Edgerton e molti altri attori caucasici nel suo epico film biblico Exodus – Dei e re.  Bale nei panni di Mosè e Edgerton nei panni di Ramesse II sono stati gli elementi maggiormente criticati

Emma Stone, Sotto il cielo delle Hawaii

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Emma Stone ha affrontato un sacco di polemiche per il suo ruolo in Sotto il cielo delle Hawaii di Cameron Crowe. L’attrice interpreta il capitano Allison Ng, che si dice abbia un padre di origini per metà cinesi e per metà native hawaiane, oltre a una madre di origini svedesi.

Jennifer Connolly, “A Beautiful Mind”

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Jennifer Connolly ha vinto l’Oscar come migliore attrice non protagonista per il ruolo di Alicia Nash in A Beautiful Mind di Ron Howard. Tuttavia la donna era di El Salvador nella vita reale.

Johnny Depp, The Lone Ranger

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Johnny Depp ha affermato di avere antenati nativi americani, ma ciò non ha reso meno facile accettare il suo casting nei panni del Comanche Tonto nell’adattamento Disney di The Lone Ranger.

Misa Suvari, Stuck

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Stuck è ispirato alla storia vera di Chante Jawan Mallar, una donna afroamericana di 25 anni che ha colpito un senzatetto e lo ha lasciato morto incastrato nel suo parabrezza. Il nome di Mallard è stato cambiato in Brandi Boschi e il personaggio è stato interpretato da Mena Suvari nel film.

Tilda Swinton, Doctor Strange

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L’Antico proviene dall’immaginario regno himalayano di Kamar-Taj nei fumetti del Doctor Strange. Tuttavia Disney e Marvel hanno scelto Tilda Swinton per il ruolo invece di un attore di origini asiatiche.

Jake Gyllenhaal, “Prince of Persia”

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La Disney e il regista Mike Newell hanno scelto di scegliere Jake Gyllenhaal al posto di un attore iraniano nel ruolo principale per il loro adattamento videoludico Prince of Persia, attirando su di sè uno tsunami di polemiche.

Angelina Jolie, A Mighty Heart

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Angelina Jolie ha ottenuto alcune delle migliori recensioni della sua carriera con A Mighty Heart, nonostante interpretasse il ruolo di Mariane Pearl, scrittrice e giornalista di razza mista. Il padre di Pearl era ebreo olandese e sua madre era afro-cinese-cubana. La vera Mariane ha dato a Jolie la sua benedizione per interpretare la parte prima che firmasse.

Nat Wolff, Death Note

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Death Note di Adam Wingard ha adattato l’omonima serie manga di Tsugumi Ohba cambiando l’ambientazione giapponese originale in Seattle, scegliendo Nat Wolff nel ruolo del protagonista Light cambiando il cognome da Yagami a Turner.

Che ne pensate? Qual è il più grave secondo voi?

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