Cocainorso: la vera storia della bestia inferocita nel nuovo film con Ray Liotta

Cocainorso
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Cocainorso è una dark comedy su un orso letale che uccide la gente sotto l’effetto di cocaina, e sì, è basata su una storia vera!

Cosa c’è di più letale di un orso? Semplice: Cocainorso, ossia un orso fatto di cocaina. Questo il villain del nuovo film dal titolo omonimo di prossima uscita, che segna anche una delle ultime apparizioni su schermo di Ray Liotta prima della sua morte. Una dark comedy ambientata in un bosco, che vede un cast d’ensemble alle prese con la bestia inferocita e letale.

La trama: nel 1985, periodo classico del traffico di coca tra sudamerica e Stati Uniti, una parte di un carico va perduta e in una serie incredibile di circostanze un orso se ne ciba, diventando pericolosissimo sotto l’effetto della sostanza e mettendo a repentaglio la vita di una serie di personaggi.

Quello che forse stupirà sapere è che il film si basa su una storia vera, anche se naturalmente non così colorita: si inizia veramente nel 1985 e abbiamo un vero trafficante, tale Andrew Thornton, che in un viaggio aereo di contrabbando è tallonato dai federali e decide quindi di liberarsi del suo carico, gettandone un po’ fuori dall’aereo e portandone un altro po’ con sé paracadutandosi.

Purtroppo le cose non vanno bene per lui, perché l’atterraggio va male e perde la vita. L’11 settembre 1985 il suo cadavere viene ritrovato a Knoxville, in Tennessee, con indosso scarpe di Gucci e cocaina per il valore di 15 milioni di dollari attaccata con nastro adesivo al corpo. Classica immagine del traffico di droga anni ’80.

Ma a noi interessa il nostro famoso orso, poi chiamato anche Pablo Eskobear. Ebbene, l’animale viene trovato morto nel dicembre del 1985 a causa di quella che viene indicata come una overdose di cocaina. Ed è questo ad interessare le cronache dell’epoca: il cadavere dell’animale viene rinvenuto tra vari container vuoti, con intorno tracce di coca, appunto.

Cos’è successo? Semplicemente, Cocainorso avrebbe rinvenuto per caso la parte del carico lanciata da Thornton fuori dall’aereo, e ne avrebbe ingerita una buona quantità (se non tutta): 40 contenitori di plastica contenenti la coca sono stati svuotati dalla fame dell’animale, e durante l’autopsia sono stati rinvenuti nel suo sangue tre o quattro grammi della sostanza.

In realtà è più o meno tutto qui: non è improbabile che un orso frughi in contenitori abbandonati in cerca di cibo e possiamo immaginarci per esempio che lo stesso orso Yoghi avrebbe fatto lo stesso (anzi, sarebbe una trama da proporre al regista di Winnie the Pooh: Blood and Honey). In ogni caso non ci sono stati né morti, né feriti.

E, anzi, non c’è stato nessun segno che Cocainorso abbia avuto contatti con alcun umano dopo la sua “trasformazione”; né, se è per questo, che abbia manifestato alcun atteggiamento aggressivo. La regista del film, Elizabeth Banks, ha spiegato che in effetti la sua storia tratta una fantasia di ciò che sarebbe potuto succedere, e che lei la vede come la “rivincita” dell’orso!

Fonte: Variety

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