10 album storici usciti nel 2003, 20 anni fa [ASCOLTA]

2023
Credits: The White Stripes / YouTube
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Dal 2003 al 2023: dieci album musicali ascoltati di nuovo a vent’anni di distanza

1. 50 Cent – Get Rich or Die Tryin’ (6 febbraio 2003)

Con questo disco prodotto nel 2003 da Dr. Dre ed Eminem il talento di 50 Cent conquistava il mondo dell’hip-hop riportando in auge e aggiornando la tradizione del gangsta rap con uno stile nuovo, accattivante e, detto senza connotazione negativa, anche un po’ pop. Non solo la famosa In da Club, ma una collezione di canzoni dai suoni intriganti e dal flow perfetto che ancora oggi suona fresca e coinvincente.

2. The Postal Service – Give Up (18 febbraio 2003)

L’album che di solito si cita per esemplificare il genere cosiddetto indietronica: un esperimento synth dal carattere indipendente e del tutto fuori tempo rispetto ai suoni dell’epoca, rimasto poi unico tantopiù in quanto solo album mai pubblicato dal duo americano. Una singolare goccia nell’oceano della musica di questo decennio da riascoltare con attenzione.

3. The White Stripes – Elephant (1 aprile 2003)

Il miglior album nella carriera dei White Stripes, punto. E no, diciamolo una volta per tutte: non solo perché è l’album con Seven Nation Army. Di fatto l’intera tracklist risuona di quello stile caratteristico garage blues che Jack White ha saputo cesellare in una forma musicale unica e negli anni rendere proprio e inconfondibile, segnando anche la rivoluzione rock a inizio millennio. Un classico moderno.

4. Yeah Yeah Yeahs – Fever to Tell (19 aprile 2003)

Altri eroi del post-punk e garage rock revival, i newyorchesi Yeah Yeah Yeahs si fanno strada in una giungla di ritmi chitarristici concitati e distorsioni bohèmien guidati dal carisma eccezionale della front-woman Karen O. Un disco fin troppo spesso sottovalutato questo loro d’esordio, e ingiustamente dimenticato a distanza di tanti anni.

5. Radiohead – Hail to the Thief (9 giugno 2003)

Una quantità di tempo sufficiente è passata perché possiamo finalmente parlare di uno degli album più sottovalutati (se non il più sottovalutato in assoluto) dei Radiohead. Per molti un ritorno ai suoni rock dopo gli esperimenti di Kid A (2000) e Amnesiac (2001); ma di certo sempre un incubo alienante che ci trascina in territori musicali imprevedibili. I Radiohead al massimo del loro cupo splendore.

6. The Mars Volta – De-Loused in the Comatorium (24 giugno 2003)

Il roboante debutto degli inimitabili Mars Volta vede la partecipazione di John Frusciante e Flea dei Red Hot Chili Peppers e segna un momento fondamentale per la traduzione dell’art rock nel panorama degli anni ’00. Le ambizioni prog della band si sciolgono in un marasma di esperimenti eclettici, ancora oggi scuola per tutte le nuove band che sognino di fare musica “complessa”.

7. The Darkness – Permission to Land (7 luglio 2003)

Sono proprio loro, i profeti del revival hard rock negli anni ’00 con quello spirito un po’ glam e un po’ autoironico che tutti abbiamo ricordato e amato: i Darkness, guidati dall’ugola d’oro e dallo stile eccentrico di Justin Hawkins, conquistano il mondo con questo fenomenale ed influente divertissement anacronistico “atterrando” con la loro astronave proprio nel 2003.

8. Muse – Absolution (15 settembre 2003)

Forse ad oggi ancora il miglior album dei Muse in assoluto, anche se per alcuni fan storici assieme al successivo Black Holes and Revelations (2006) segna un po’ la fine del periodo fieramente “alternativo” della band e di fatto in effetti coincide con la loro ascesa alla cima delle chart mondiali. Tutto può essere, ma canzoni come Time Is Running Out, Hysteria e Stockholm Syndrome rimangono indimenticabili.

9. Outkast – Speakerboxxx/The Love Below (23 settembre 2003)

Se non sapete di cosa parliamo sono sufficienti due parole: Hey Ya. Ora ci siamo, vero? In realtà questo doppio ambizioso viaggio musicale di André 3000 e Big Boi ci porta all’esplorazione di soul, funk, R&B, rap ed elettronica dal sapore black in un grande sogno sonoro che va ben oltre la famosa hit e rimane, nessun dubbio, uno dei migliori album degli anni ’00 a prescindere dal genere.

10. The Strokes – Room on Fire (28 ottobre 2003)

Il secondo album degli Strokes non è forse il loro migliore in assoluto ma certamente li consolida in quanto leader della cosiddetta New Rock Revolution di inizio millennio: la studiata formula post-punk e l’aggressività garage dei cinque si risolvono in un songwriting sempre d’impatto, attento al commentario sociale, autoironico e memorabile. Un brano su tutti da esempio: Reptilia.

Così si chiude il nostro nostalgico elenco. Abbiamo scordato qualche album del 2003 secondo voi fondamentale? Fatecelo sapere su LaScimmiaSente!