Nepo Baby: chi sono, e perché tutti ne parlano

Nepo
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Si sente sempre più parlare di Nepo Baby, i figli di celebrità che trovano pronti i posti per loro in film e televisione. Ed è come se l’internet avesse appena scoperto il fenomeno

Nepo Baby: il neologismo che ormai si usa ufficialmente (con connotati negativi) per indicare i figli di celebrità arrivati al successo grazie alla loro discendenza, destinati al successo fin dalla nascita. Una volta si chiamava nepotismo e la polemica al riguardo è annosa e prosegue da sempre: i “nepo” sono incapaci con il nome giusto, o possono cercare di dimostrare qualche talento?

Sappiamo che di esempi in entrambi i sensi ce ne sono a iosa: il nome di Ryan Reynolds sale quasi subito alle labbra per il primo caso, mentre per esempio quello di Maya Hawke potrebbe andar bene per la seconda categoria. Ma ha poca importanza, perché sembra che improvvisamente la rete si sia accorta del fenomeno e lo stia re-interpretando con il suo linguaggio.

Sarebbe a dire: quello della Gen Z, che come sappiamo si esprime soprattutto su Twitter e su TikTok. E proprio una zoomer, tale Meriem Derradji, ha sdoganato il nuovo termine in un tweet nel quale denunciava l’attrice Maude Apatow, interprete in Euphoria, in quanto figlia del regista Judd Apatow e dell’attrice Leslie Mann.

Da questo tweet, risalente a inizio pandemia, sono sorte infinite nuove polemiche nei confronti dei “nepo babies”: figli di celebrità come Lily- Rose Depp, che a 16 anni è stata protagonista della sua prima campagna per Chanel, stessa marca per la quale aveva lavorato la madre, Vanessa Paradis.

Rispedendo al mittente le critiche la figlia di Johnny Depp s’è vista attaccata anche da una collega modella, Vittoria Ceretti, che le ha detto: “Ho molti amici nepo baby che rispetto, ma non sopporto stare ad ascoltare te che ti metti a confronto con me. Io non sono nata su un comodo cuscino sexy con una bella vista”.

E man mano che una nuova generazione di figli di celebrità, più che altro zoomer, invadono il panorama della tv, del cinema e dello spettacolo, le polemiche si vanno in questi anni intensificando. Casi eclatanti come quello doppio di Cooper Hoffman e Michael Gandolfini, entrambi succeduti in qualche maniera ai ruoli dei loro padri, fanno molto discutere.

Ci sono poi Zoë Kravitz, la più recente Catwoman; Hailey Baldwin, moglie di Justin Bieber e nipote di Alec; Brooklyn Beckham, figlia della cantante e del calciatore che scrive per Variety; e casi ancora più notevoli come quello del corto The Rightway, diretto dalla figlia di Steven Spielberg, scritto dal figlio di Stephen King e interpretato dal figlio di Sean Penn.

Non mancano situazioni simili anche nella musica, dove per esempio Jaden e Willow Smith, entrambi figli di Will Smith e Jada Pinkett, portano avanti da anni una carriera attiva; per non parlare, altro esempio, dello spazio crescente che hanno alcune famose “figlie del grunge” come Violet Grohl, Toni Cornell e naturalmente Frances Bean Cobain.

Figure che a volte cercano di seguire le orme dei genitori, a volte vi sono costrette; a volte lo fanno volentieri, a volte con riluttanza. In certi casi sono guardate positivamente, come per quanto riguarda per esempio Jack Quaid di The Boys; in alti casi meno. E ci sono poi nomi-limite come quello di Paris Hilton, universalmente considerata incapace al di là del suo cognome.

Discussioni al riguardo si sono già fatte ma ora entrano ufficialmente in ambito social; e sono “memabili”. Inoltre: come tracciare una linea? Quand’è che un “nepo baby” cessa di esserlo? Quanto deve dimostrare, rispetto al successo o alla fama dei genitori, per essere visto o vista come artista a sé stante?

E ancora: quanto devono essere famosi i genitori di un nepo baby? Per esempio: Billie Eilish è figlia di un’attrice (che è apparsa in Friends), anche il padre lavora nello spettacolo e suo fratello Finneas è apparso in Glee. Quindi: è una nepo baby? Come possiamo vedere, la discussione si complica.

E tra chi grida al complotto elitista e chi dimentica di polemiche simili sorte ai tempi dei vari Minnelli (Vincente e Liza) o Douglas (Kirk e Michael), pare che il discorso debba ricominciare tutto daccapo con una nuova generazione, a fronte di un crescente arrivismo e di un jet-set sempre più competitivo con l’arrivo di influencer e star di Tik-Tok. Come finirà? Ne riparliamo tra qualche anno.

Fonte: Vulture

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