Streaming: quali sono le piattaforme con più abbonati? Ecco chi arriva primo [LISTA]

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La cosiddetta “guerra dello streaming” è più accesa che mai e come sappiamo piattaforme come Netflix o Prime Video si contendono l’utenza a livello mondiale. E chi sta “vincendo”?

Domanda: quali piattaforme streaming seguite più assiduamente? Conosciamo le principali: Netflix, Amazon Prime Video, Disney+. Ci sono anche servizi che come sappiamo si occupano non di video ma solo di “audio”, come Spotify, di certo il servizio per l’ascolto musicale in streaming più utilizzato al mondo.

La “guerra” in atto tra queste piattaforme rispecchia quella tra le televisioni private negli anni ’80 e prende le mosse dalle offerte che ciascun servizio propone. Netflix può contare su poche serie molto popolari, come Stranger Things, e tanti prodotti che spopolano per una stagione ma poi mancano di convincere e vengono cancellati.

Amazon Prime Video è la degna concorrente con proposte di qualità ma anche vecchi classici, mentre l’impero Disney si affaccia con grande impeto sulla competizione potendo contare sugli universi Marvel, Star Wars e ovviamente Disney (Topolino, Paperino e compagnia). Ce ne sono molti altri, come HBOmax, Paramount+, AppleTV+ e via dicendo.

Quali sono quelli più seguiti, includendo anche quelli che si occupano solo di musica? Ecco la classifica, che rivela in effetti alcune sorprese contando gli abbonati per ciascuna piattaforma in milioni di subscribers. In testa abbiamo ovviamente Netflix, che da quasi un decennio detiene il primato nel campo e conta attualmente qualcosa come 225 milioni di abbonati.

Segue a ruota Prime Video e poi, sempre parlando di streaming video, Disney+. Fin qui, nessuna sorpresa. Ma le sorprese arrivano con le cifre straordinarie di Tencent Video, il servizio streaming del colosso cinese, e con iQIYI, seguitissima piattaforma video sempre cinese. Vediamo come un solo paese (e non uno qualunque) in questo caso possa fare davvero la differenza.

Parlando di musica abbiamo il consolidato primato di Spotify seguito, anche qui, da Tencent Music Entertainment: ancora l’influenza cinese si sente alquanto. E scendendo troviamo altri servizi come Apple Music e Amazon Music, YouTube Premium (!) ed Eros Now, piattaforma indiana. Anche in quest’ultimo caso, i numeri contano e non arrivano da dove penseremmo!

Fonte: Statistics for Everyone

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