Da quando su Netflix è arrivata la docuserie che racconta la loro vita, Wanna Marchi e la figlia Stefania Nobile sono tornate sulla cresta dell’onda e hanno ripreso ad andare come ospiti nelle pricipali trasmissioni televisive nostrane. Qualche giorno fa è stata la volta di Non è l’Arena, celebre talk show che Massimo Giletti conduce su La7. Durante la trasmissione le due sono state imbeccate spesso dal giornalista Luca Telese che a un certo punto ha chiesto loro:
Ma di cosa vive oggi? Quanto prende Wanna Marchi di pensione avendo guadagnato 30 miliardi?.
600 euro al mese, capito? Questa è l’Italia – risponde la Marchi
Avrà versato i contributi? – la imbecca Telese
A questa domanda risponde la figlia Stefania Nobile che dice: “40 e passa anni di contributi, secondo me lui vive in un mondo tutto suo…”
Dopo il grande successo della docuserie Wanna le due sono state anche intervistate da Il Corriere dove hanno spiegato di non essersi pentiti di nulla di quanto fatto in passato.
Questa serie dà la possibilità al mondo di conoscere una parte della nostra storia… Se potessimo tornare indietro? Non ci pentiamo di nulla – aveva detto Stefania
Lo facevano già tutti – le aveva fatto eco Wanna. Per una volta nella vita, ho copiato un’idea di altri. Ho preso spunto dallo Stato … Se non fa un passo indietro lo Stato, non vedo perché Wanna Marchi dovesse pentirsi
E poi, e si trattava davvero di persone senza soldi, che si sono indebitate, come hanno raccontato in tribunale, come mai all’epoca riuscirono a pagare 300 milioni di lire ad un mago? – aveva proseguito infine la figlia
Nella stessa l’intervista le due avevano poi parlato della serie vera e propria e del coinvolgimento del mago do Nascimento che le affiancava nelle truffe televisive.
Abbiamo apprezzato molto ciò che ha detto il maestro Do Nascimento nell’intervista – aveva spiegato la Marchi. Molto presto vorremmo andarlo a trovare in Brasile. Non l’abbiamo mai più visto né sentito dal 2001. Adesso cercheremo di metterci in contatto con lui. Lo abbiamo sempre considerato un nostro amico. Abbiamo guardato le quattro puntate. È un bel lavoro, di ricerca e di montaggio. Ma molte verità, importanti per capire la nostra storia, sono state omesse. Forse gli autori hanno intenzione di fare una seconda serie. Ma comunque uscirà presto anche un nostro libro, con tanti altri dettagli che nella serie non sono stati messi.