Morto Mikhail Gorbaciov, l’ultimo leader dell’Unione Sovietica: aveva 91 anni

Gorbaciov
Credits: I Wonder Pictures / YouTube
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Gorbaciov è stato il protagonista della fine della Guerra Fredda e della trasformazione democratica della Russia, e ha gestito la crisi di Chernobyl. È stato uno degli uomini più importanti del ventesimo secolo

Muore all’età di 91 anni Mikhail Gorbaciov, storico ultimo leader dell’URSS e figura centrale nella trasformazione della Russia in un paese più democratico. Arrivato al potere dopo la morte di Konstantin Chernenko, nel 1985, immediatamente si è fatto notare per le sue politiche di apertura e di democratizzazione.

Le politiche cioè della “glasnost” (trasparenza, apertura) e della “perestroika” (grandi riforme economiche). Che, negli anni ’80, miravano a trascinare l’URSS tanto fuori dalla stagnazione economica quanto dall’eredità autoritaria delle ledership precedenti. In questo senso, Gorbaciov ha subito intrapreso un dialogo più alla pari e concreto col presidente americano di allora, Ronald Reagan.

Gli accordi stipulati tra i due per la de-nuclearizzazione hanno portato di fatto alla fine della Guerra Fredda e al crollo del Muro di Berlino nel 1989. Nel frattempo Gorbaciov ha intrapreso altre azioni importanti, come mettere fine alla guerra con l’Afghanistan. Il paese era stato invaso nel 1979 sotto la leadership di Leonid Breznev).

Nel 1986 si è anche trovato a dover gestire la crisi dell’esplosione della centrale nucleare di Chernobyl. Uno dei più immani disastri della storia umana, come raccontato nell’omonima serie. Negli anni successivi alla fine della sua leadership, nel 1991, si è pronunciato in maniera critica tanto nei confronti del governo di Boris Yeltsin quanto di quello di Vladimir Putin.

Insignito del Premio Nobel per la Pace nel 1990, Gorbaciov è diventato una figura molto popolare nel mondo e specialmente all’interno della sfera di influenza americana (ricordiamo una gustosa parodia ne I Simpson risalente agli anni ’90). Viceversa, in Russia è ancora oggi spesso deriso e gli vengono imputati tanto la dissoluzione dell’URSS quanto il declino dell’influenza globale del paese.

Dopo una lunga carriera all’interno del PCUS, durante la quale fu anche fermo sostenitore, sotto Kruscev, della de-Stalinizzazione, Gorbaciov è assurto a nome politico di portata mondiale. Oggi la sua immagine è associata a idee di democrazia, libertà d’espressione e visione d’insieme verso un nuovo equilibrio mondiale. Scompare il 30 agosto 2022 a Mosca, dopo una “severa e prolungata malattia”.

Fonte: Corriere della Sera

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