Che fine ha fatto Skrillex? [VIDEO]

Skrillex
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Vi ricordate di Skrillex? Da musicista famoso a livello mondiale a nome oggi quasi eclissato dalla scena: che fine ha fatto?

Skrillex. Dieci anni fa circa era impossibile non conoscere questo nome, impossibile anche solo non averlo mai sentito nominare. E non occorreva essere appassionati di elettronica, o nemmeno di musica. Non occorreva neppure essere avidi frequentatori di club e discoteche, o animali da vita notturna a tempo di ritmi dance.

Sonny John Moore, classe 1988, si è ritrovato famosissimo dopo diversi anni nell’ambiente musicale e dopo aver cambiato nome, iniziando a produrre appunto come Skrillex. Ancora oggi il suo nome è (piuttosto impropriamente) legato al genere dubstep. In realtà il produttore realizza principalmente una forma di EDM che del dubstep vero e proprio mutua solo una certa ritmica.

Ciò non di meno, è lui il grande “poster boy” della nuova elettronica anni ’10, e lo diventa con una serie di singoli ed EP che conquistando il pubblico di tutto il mondo. Tra questi specialmente Scary Monsters and Nice Sprites (2010) e Bangarang (2011) gli conquistano la sua fortuna.

Tra il 2012 e il 2016 vince ben otto Grammy Awards, tra i quali alcuni con Benny Benassi, Justin Bieber e Diplo. Se Scary Monsters and Nice Sprites (quella con il famoso grido “Oh my gosh!”) rimane la sua canzone più famosa, tra singoli e collaborazioni questo è il suo periodo più fruttuoso e che lo porta ad un’enorme notorietà.

Nella prima metà degli anni ’10, in sostanza, si pensa che Skrillex sia un gigante dell’elettronica moderna; anche se produttori e altri artisti nonché semplici appassionati del genere non mancano di sottolineare come i veri “giganti” siano ben altri e la pura arte elettronica si trovi di norma al di fuori dell’EDM.

Questo però non intacca il successo delle canzoni di Skrillex, che vengono ballate nei club di tutto il mondo per molte torride estati. E la sua influenza non si limita alla scena da discoteca. Per esempio Harmony Korine sceglie sempre Scary Monsters and Nice Sprites come intro del suo famoso film Spring Breakers, con James Franco.

Skrillex viene anche citato come popolare termine cercato su Internet nella webseries italiana di culto Lost in Google. Ed entrando per un attimo nella sfera personale, va anche ricordato che nel corso del 2012 esce con la cantante pop Ellie Goulding. Insomma, sembra che al suo successo e alle sue soddisfazioni non ci siano limiti.

E poi… che cosa succede? Perché vi sarete accorti, anche non prestando enorme attenzione alla scena musicale, che nella seconda metà dello scorso decennio Skrillex… scompare. Il suo primo e unico album finora, Recess, esce nel 2014 ma non ottiene il successo sperato. Lo stesso vale per i successivi singoli ed EP.

Qual è la ragione? Il tramonto di un successo? Forse. Oppure, forse semplicemente l’artista inizia a prendersi molto più sul serio, iniziando a disdegnare la vita “da copertina” e scegliendo di dedicarsi alla musica a 360 gradi. E lo fa, infatti, collaborando con una serie di artisti poco noti e underground.

Laddove quindi, per esempio, un Diplo agisce sempre e tuttora ai massimi livelli, curandosi di partecipare a progetti che mirino direttamente alla cima delle classifiche, Skrillex fa un po’ l’opposto. Sceglie l’elettronica come lavoro, come impegno, e non più come veicolo per la celebrità (che, seppur sporadica, non si dissolve mai).

Oltre a featuring, remix e collaborazioni, infatti, è interessante scorrere l’elenco degli album e dei singoli ai quali, negli ultimi anni, contribuisce proprio in veste di produttore. E qui abbiamo nomi come Justin Bieber, M.I.A., Incubus, Camila Cabello, The Weeknd, Ed Sheeran, Lady Gaga, FKA Twigs, Mura Masa, Juice Wrld ed altri ancora.

Insomma, si può veramente dire che Skrillex sia “scomparso”? Certo, non è più celebre come un tempo e i tempi in cui si sentiva continuamente parlare di lui sembrano in effetti andati. Ma il suo lavoro prosegue e il suo stile, seppur esercitato dietro le quinte, tiene banco tuttora. Da non dimenticare, inoltre, l’enorme influenza della musica che lui per primo ha portato al successo. Skrillex, quindi, è ancora qui.

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