Alessandro Di Battista contro Benigni: “Campi di concentramento furono liberati da russi” [VIDEO]

Di
Andrea Campana
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Alessandro Di Battista bacchetta Benigni sul finale de La Vita è bella, rimarcando il ruolo dell’URSS nella fine della Seconda Guerra Mondiale e nella liberazione dei campi di concentramento

“Senza l’Unione Sovietica la Seconda Guerra Mondiale mai sarebbe stata vinta dalle forze alleate. Nonostante poi Benigni faccia liberare i campi di concentramento dai carri armati americani, e non sovietici“. Lo dice Alessandro di Battista a Di Martedì (video qui sotto, minuto 19:32); lo fa in un discorso ben più ampio e complesso riguardante ovviamente la Guerra in Ucraina.

La polemica non è fresca e sappiamo che risale perlomeno all’uscita del famoso film di Roberto Benigni, che come ben ricordiamo vinse l’Oscar. Secondo molti detrattori la liberazione del campo di concentramento sul finale (ricordiamo il piccolo Giosué e il suo “carrarmato premio”) venne voluta per mano americana da Benigni proprio per ingraziarsi l’Academy.

Nella realtà è vero che i campi di concentramento vennero liberati in primis, come quello di Auschwitz, proprio dall’armata rossa. Anche perché, a livello logistico, le forze russe erano quelle materialmente più vicine nell’avanzata contro la Germania. Del resto, comunque, La Vita è Bella è stato attaccato a livello di accuratezza anche da chi in campi come quelli c’è stata: Liliana Segre.

Ovviamente la situazione è molto distante, sia tra l’URSS dell’epoca e la Russia di oggi, sia a livello di dinamiche di guerra e tattiche. La discussione prosegue su toni sempre accesi. Chi ritiene che sanzioni e sostegno militare all’Ucraina siano la cosa sbagliata da fare, e chi pensa che sia l’unica alternativa possibile: il dibattito è sempre aperto.

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