Perché i browser web potrebbero diventare un elemento fondamentale per l’industria del gioco

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L’evoluzione dei videogiochi è di fronte e noi, e il modo di fruire di queste attività ludiche è cambiato in modo sostanziale, così come gli strumenti utilizzati. Con il risultato che, se qualcuno ritornasse dal passato – e stiamo parlando di soli vent’anni fa – sarebbe letteralmente stupefatto della grafica e dalle performance dei sistemi più recenti.

Bye bye, vecchio pc

Che il vecchio personal computer non sia più fondamentale nell’ecosistema informatico sta diventando davvero palese a tutti. La possibilità di godere di servizi di elaborazione personali è stata sopraffatta dall’evoluzione della rete e dei sistemi SaaS. Oggi il computer non è che uno dei sistemi sui quali le applicazioni girano, e si connettono attraverso reti ad alta velocità, dove il 5G sta iniziando a farla da padrone.

Con il risultato che il vecchio PC a cui eravamo abituati sta diventando obsoleto. Non solo per quanto riguarda i giochi, ma anche per i sistemi di produttività personale e i programmi professionali. Anche i giochi adesso vengono fruiti in comunità, organizzate intorno a portali specifici che spesso utilizzano qualcosa che tutti hanno: gli smartphone.

Chiunque oggi scarica giochi gratis sul suo device – qualsiasi esso sia, soprattutto sistemi Android e Apple – e più questo è semplice e ottimizzato, meglio è – significa che i giochi scaricati possono “girare” meglio sul sistema, senza sprecare risorse che potrebbero essere impiegate per rendere il gioco più fluido e veloce. E questo ci conferma che i vecchi sistemi operativi stiano davvero giungendo al termine.

chrome

Uno spostamento epocale dal desktop al mobile

I dati parlano chiaro: nonostante il PC tenti di resistere, lo sviluppo più importante del mercato del gaming avviene grazie agli abbonamenti ai portali di gioco, che sono cresciuti dallo scorso anno del 9%, e dal boom dei giochi per smartphone, che invece registrano un aumento del 13,3%, arrivando a creare un mercato di oltre 74 miliardi di dollari al mondo. Per fare un paragone, l’industria del cinema nello stesso periodo valeva 42,5 miliardi di dollari.

Una cifra pazzesca, che impallidisce di fronte alle previsioni di Mordor Intelligence, che vede una previsione del mercato dei videogiochi raggiungere i 250 miliardi di dollari nel 2025. E tutto questo avverrà con sistemi semplici e ottimizzati: smartphone già integrati, che servono a giocare ma anche a comunicare con gli amici, e piccoli laptop ottimizzati – poco più di terminali – che avranno funzioni ridotte all’osso, ma saranno “tagliati” per la velocità di elaborazione e la connessione con la rete.

Gli esempi di oggi, i Chromebook

Tra le ultime novità uscite, possiamo notare che esiste un certo numero dei cosiddetti “Chromebook“, ovvero notebook che non utilizzano più Windows o i sistemi Linux classici per la loro gestione, ma invece si rivolgono a chi primariamente naviga sul web, controlla la posta elettronica – e ovviamente – utilizza app Android, che possono essere scaricate sul computer. Si tratta, in pratica, di nuovi sistemi ibridi che rappresentano una via di mezzo fra un computer e uno smartphone.

Non è la prima volta che simili sistemi vengono introdotti sul mercato: già nel 2007 c’era stato un lancio di notebook semplificati studiati per il web, gli Asus EEE (Easy, Excellent and Exciting), ma allora il progetto si era rivelato poco pratico a causa dei loro limiti tecnici. Oggi, questi nuovi Chromebook hanno memorie SSD capienti, schermi migliori, autonomia più elevata, connessione veloce integrata e una perfetta integrazione con i nostri smartphone – e questo ci fa pensare che questa sia la volta buona.