Toy Story 3 è una metafora dell’Olocausto secondo una teoria dei fan

Una gettonata teoria dei fan ha visto l'amatissimo Toy Story 3 come una metafora degli orrori vissuti dagli ebrei durante l'Olocausto

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Di teoria che i fan hanno creato partendo da alcuni dei più celebri film di sempre ve ne abbiamo presentate a bizzeffe. Alcune divertenti, altre decisamente inquietanti (qui ad esempio quella che riguarda Alla Ricerca di Nemo). Quella che vi stiamo per raccontare appartiene decisamente a questa seconda categoria. Secondo infatti una gettonatissima teoria, Toy Story 3 altro non sarebbe che una metafora dell’Olocausto.

I fautori di questa idea hanno scovato diverse similitudini tra quanto accade ai giocattoli nel film e quanto accaduto negli ebrei quasi un secolo fa. Ma andiamo con ordine.

I dettagli della macabra teoria su Toy Story 3

All’inizio della storia Andy ha diciassette anni e sta per partire per il college. I suoi giocattoli vengono dunque lasciati indietro, proprio come le nazioni ospitanti lasciarono indietro gli ebrei mentre il Terzo Reich conquistava l’Europa. Woody tiene una riunione, in cui la famiglia di giocattoli riunita discute del futuro. Scena davvero somigliate a quelal celeberrima alla stazione ferroviaria tratta dal capolavoro sull’Olocausto di Roman Polanski, Il Pianista. 

I nostri protagonisti finiscono intrappolati in una scatola nel bagagliaio di un’auto, diretti per essere donati a Sunnyside Daycare. Si tratta di un asilo che, in questa interpretazione, è il campo di concentramento di Dachau. Li infatti i nostri vengono soggiogati dalla volonta di Lotso, un orso di pezza dai marcati atteggiamenti nazisti. I giocattoli di Sunnyside sono composti al 100% da giochi non più ben voluti, mandati via perché non sono più necessari alla “società”.

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Una volta lì, incontrano la versione giocattolo del Sonderkommand, nome col quale venivano indicati gruppi di prigionieri ebrei maschi scelti per la loro giovinezza e relativa buona salute il cui compito era quello di smaltire i cadaveri dalle camere a gas o dai crematori.

Nel film sono rappresentati da giocattoli che vivono il soggiorno nutriti e ben riparati (come Ken nella sua casa dei sogni) mentre conducono altri giocattoli a una morte certa. I nuovi arrivati ​​vengono picchiati e maltrattati nella “stanza del bruco” da bambini per i quali non sono adatti vista l’età e alla fine vengono gettati nello scivolo della spazzatura che li conduce ad un gigantesco inceneritore nella discarica.

Per quanto possa sembrare assurdo che un film come Toy Story 3 possa avere attinenza con un momento così tragico e delicato della storia, la teoria ha senso non trovate?