Soffiare nelle cartucce dei videogiochi: ecco perché non serve a niente

Un mito della nostra infanzia, da sfatare

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Credits: finngamer / YouTube
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Soffiare nelle cartucce per farle funzionare: tutti l’abbiamo fatto

Ammettetelo, l’avete fatto anche voi. E chi non ci ha mai provato? Ai tempi, cioè soprattutto negli anni ’90, soffiare nelle cartucce dei videogiochi, specialmente quelle Nintendo, era prassi (amatoriale) comune tra i giovani gamer. L’idea era quella di liberarle, idealmente, da polvere o altri invisibili e microscopici ingombri che ne impedissero il funzionamento.

Ovviamente, non serviva a nulla. Anzi in realtà, se una cartuccia non funzionava, si rischiava di fare anche peggio perché di base non si faceva altro che sputare (quindi introdurre saliva) tra i collegamenti elettrici. Ma come è nata questa pratica? Pare che tutto risalga ai primi tempi del NES, quando capitava che gli “spilli” di connessione della console non fossero perfettamente allineati con la cartuccia.

In quei casi il gioco non funzionava, per cui si trattava semplicemente (e banalmente) di estrarre la cartuccia e provare a re-inserirla meglio. A quel punto, per qualche motivo, qualcuno ha inziato anche a soffiarci dentro, forse con l’idea di pulire i circuiti come se si trattasse di pulire il vano di un elettrodomestico. Risultato: ecco nato il mito del “soffio”.

Un mito che ha tenuto banco per anni e anche decenni, tramandandosi specialmente all’interno del circuito Nintendo, che fa uso di cartucce (e non di dischi ottici come per esempio PlayStation) oggi come trent’anni fa. Ma, come spiegato, probabilmente tutte le volte che avete usato questo metodo non avrete fatto altro che peggiorare la situazione.

E se in una di queste occasioni la cartuccia in questione alla fine aveva funzionato, bé sappiate che si era trattato probabilmente di una coincidenza. La stessa Nintendo sconsigliava del resto l’utilizzo del “soffio magico”, avvertendo sulle confezioni del SNES di “utilizzare solo il kit di pulizia adeguato”.

Ai tempi del Nintendo 64, poi, si trovava un’avvertenza a caratteri cubitali: “NON SOFFIARE SUI CONNETTORI”. A prova di idiota, insomma, anche se un po’ tutti abbiamo comunque seguitato a farlo per anni. E ancora oggi a molti di noi che siamo cresciuti così non manca il riflesso del “soffio” quando ci capita di togliere e re-inserire una cartuccia in una console.

Fonte: The Verge