Mario Biondi: “Boicottate le radio che non passano musica italiana”

Un post su di Instagram di Mario Biondi che invitava le persone a boicottare le radio che non passano musica italiana ha acceso le polemiche

mario biondi
Credits: Wikipedia/ Mattia Luigi Nappi
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Un recente post di Mario Biondi su Instagram ha decisamente acceso gli animi del web. Il cantante di Catania ha infatti invitato i suoi followers a boicottare le radio che passano musica straniera.

Volete fare i rivoluzionari? – scrive l’artista. Volete fare qualcosa per la musica italiana? Boicottate tutte le radio che programmano musica straniera. Fatelo per una settimana, se non bastasse per due, ma siate coerenti e vedremo insieme se essere uniti per la musica può servire. Coraggio!

Ovviamente dichiarazioni di questo tipo hanno immediatamente scatenato il web che ha puntato il dito contro l’artista reo di cantare le sue canzoni in inglese. Nel post ha continuato a spiegazione la sua posizione con commenti come La musica in Italia è in crisi, ve ne siete accorti? Sostenere la musica italiana vuol dire sostenere la filiera intera. Oggi è necessario poi torneremo ad ascoltare le hit straniere!!!

Tuttavia queste parole nono bastate. Vista l’ondata di critiche nei suoi confronti dunque, Mario Biondi ha deciso di spiegare la sua posizione durante un’intervista al Messaggero.

Sono stato frainteso – spiega BIondi – la mia intenzione era quella di invitare le persone a prestare più attenzione alla musica nazionale, chiedendo alle radio di darle più spazio, di programmarla in maniera più massiccia. E quando parlo di musica italiana non mi riferisco solamente alle canzoni cantate in italiano, ma anche ai dischi di chi canta in altre lingue, nel mio caso l’inglese, ma fa comunque parte della filiera nazionale. Perché nel Regno Unito, in Francia o negli Stati Uniti il prodotto interno viene sostenuto e da noi no?”.

La musica sta patendo a causa della pandemia. Abbiamo visto i Bauli in Piazza questo fine settimana a Roma: i live sono fermi da più di un anno e mezzo. Per le radio questo sarebbe un buon momento per sostenere la musica nazionale e tutta la filiera. Invece continuano imperterrite a trasmettere hit internazionali

Cosa ne pensate?