Radu Jude racconta il suo Bad Luck Banging or Loony Porn

Bad Luck Banging or Loony Porn arriva il 16 Aprile in esclusiva su Mio Cinema. Abbiamo incontrato Radu Jude, uno dei più influenti registi della scena rumena contemporanea. Ecco come racconta il suo provocatorio esperimento di Cinema.

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Bad Luck Banging or Loony Porn, vincitore dell’Orso d’Oro al Festival di Berlino, arriva il 16 Aprile in esclusiva su Mio Cinema. Nella nostra recensione abbiamo provato ad analizzare questo sfrontato film sperimentale, tra humor nero, provocazione surrealista, porno amatoriale e una vera anima neorealista.

Ora è il momento di sentire direttamente le parole di Radu Jude, regista rumeno nato a Bucarest nel 1977, che ha già al suo attivo 7 lungometraggi, un Orso d’argento per Aferim! (2015) un Premio speciale della giuria di Locarno per Scarred Hearts (2016) e ora il massimo riconoscimento della Berlinale.

Ma prima di addentrarci nei meandri di questa fervente mente creativa, vi ricordiamo che sulla piattaforma Mio Cinema non troverete solo Bad Luck Banging or Loony Porn. La retrospettiva propone infatti altri 4 titoli, dedicati a chiunque voglia approfondire la filmografia di Radu Jude.

Nicoletta Romeo, co-direttrice del Trieste Film Festival, ha selezionato i film della “personale” dedicata a Radu Jude. Si inizia proprio da Aferim!, che ragiona sul passato e le contraddizioni della Romania. Un bizzarro Western ambientato nel 1835, incentrato sullo sfruttamento del popolo Rom.

Troverete poi The Dead Nation, documentario incentrato alla persecuzione degli Ebrei sul fronte orientale. Da notare che l’ascesa dell’antisemitismo in Romania è una realtà storica rimossa, anzi letteralmente censurata sia dal regime comunista che dai nuovi governi democratici.

Razzismo, violenza, menzogne e verità storiche negate dalla Romania contemporanea sono al centro anche del terzo film, I Do Not Care If We Go Down In History As Barbarians. La frase è stata pronunciata nel 1941 dal Presidente Antonescu prima di avviare la pulizia etnica del fronte orientale.

Il film diventerà allora la cronaca della sua stessa impossibilità, mentre il regista combatte con le ricerche d’archivio e l’ostilità della sua stessa troupe. Uppercase Print (2020) ci porterà infine nella Romania comunista del 1981 e del dittatore Ceaușescu.

Bad Luck Banging or Loony Porn segna il ritorno al presente, la primavera del 2020, mentre Bucarest sperimenta la pandemia, il primo lockdown e una riapertura che sembra esasperare tensioni già striscianti: rabbia, pregiudizi, discriminazioni, degrado morale e materiale.

Ecco come Radu Jude ci racconta la sua idea di Cinema, tra esplicite provocazioni politiche, riflessioni sociali e filosofiche, la ricerca di un nuovo spirito per la nuova cinematografia rumena, ispirato tra l’altro dai grandi maestri del Neorealismo italiano.

Radu Jude racconta il suo Bad Luck Banging or Loony Porn

La prima domanda rivolta a Radu Jude nel corso della conferenza stampa virtuale riguarda proprio come Bad Luck Banging or Loony Porn racconti le contraddizioni della Romania contemporanea.

“Non lo so, è sempre difficile rispondere a questa domanda. Si tratta della mia personale prospettiva sulla Romania o forse in generale sull’Europa dell’Est nell’era del post-totalitarismo, nei suoi rapporti col mondo occidentale.”

Accattone di Pasolini racconta la società italiana? La dolce vita di Fellini racconta una prospettiva diversa? Credo sia importante vedere tanti film che riflettano parti diverse per avere un’immagine complessa di una società nella sua totalità.”

Quanto alle reazioni del pubblico rumeno a Bad Luck, il film uscirà solo tra 3 settimane, per quanto una versione pirata e parziale si stata hackerata e diffusa in rete, scatenando essenzialmente reazioni sdegnate.

“Il mio intento con questo film e la sequenza d’apertura è proprio mettere in discussione l’idea di oscenità. Mostrare una scena di sesso consenziente tra 2 adulti è osceno? Abusare di altri esseri umani, abusare del proprio potere per distruggere la vita di qualcuno, questa per me è la più grande oscenità.”

Radu Jude Bad Luck Banging or Loony Porn
Radu Jude, uno tra i più apprezzati registi rumeni contemporanei, ci racconta il suo Bad Luck Banging or Loony Porn, dal 16 Aprile su Mio Cinema

“Non c’è stato nessun problema con gli attori. Katia Pascariu è una grande professionista e ha affrontato serenamente la nudità e tutto il resto. C’erano poi degli attori porno che hanno interpretato la scena. Per fortuna abbiamo girato la scena prima che iniziasse tutta la follia legata alla pandemia.”

“Non ho voce in capitoli sulle eventuali censure. Ma onestamente mi sembra ridicolo che sia considerato accettabile vedere uno con una mitragliatrice che ammazza 100 persone in pochi minuti, però non si possono vedere 2 persone che fanno l’amore.”

“La mia idea, in caso di censura dei network televisivi, è proporre di inserire un riquadro nero che copra l’immagine e un codice QR che potrà essere utilizzato dalle persone per visionare la scena in versione integrale.”

“La seconda parte del film è poi un montaggio letterario, tra le varie citazioni mi sono ispirato anche a Krakauer e la sua Theory of Film. Non voglio suonare pretenzioso, ma come regista faccio Cinema perché credo fermamente che il Cinema ci consenta di vedere il mondo con altri occhi.”

“Sono contrario alla “drammaturgia organizzata” di Hollywood. Credo che altri contenuti possano essere raccontati solo con una struttura narrativa diversa, ispirata a un’idea pittorica, a una struttura più ampia, che superi i semplici confini della storia.”

“Mi considero un allievo del grande Cinema italiano, soprattutto di Roberto Rossellini, il più grande di tutti. Sono cresciuto con i film neorealisti alla Cinémathèque di Bucarest. Vedere la protagonista che cammina dalla periferia al centro di Bucarest serve a rivelare la città nelle sue contraddizioni.”

“Sono passati 30 anni dalla rivoluzione e dalla fine della dittatura. Vedere i cantieri, i rumori, la differenza tra le classi sociali, come maltrattiamo gli altri oppure l’ambiente serve a raccontare la nostra democrazia, i suoi problemi, che forse sono in generale i problemi del mondo contemporaneo.”

“Il collegamento con il Covid-19 è del tutto casuale perché il film è iniziato prima. In generale volevo riflettere su come sia inquietante, nell’era del free internet, che non esista più il confine tra il pubblico e il privato. Come l’interazione on-line consenta a tutti di commentare istantaneamente fatti privati.”

Interrogato esplicitamente sull’anima femminista del film Bad Luck Banging or Loony Porn, il regista Radu Jude conclude:

“Nel Cinema contemporaneo sembra che i dialoghi debbano sempre essere molto brevi, come se la riflessione, il ragionamento appartenessero alla Letteratura e al Teatro. Sono assolutamente contrario a questa tendenza. Per questo volevo che la protagonista esprimesse un ragionamento complesso.”

“Non so se sia un film femminista. Per me essere veramente femminista significa combattere, come le persone che si battono, che siano anti-fascisti o anti-razzisti. Per questo non ho l’arroganza di definirmi femminista, non sono attivo politicamente, ma sono molto vicino a queste battaglie.”

“In Romania restano battaglie di fondamentale importanza, è una società ancora estremamente conservatrice. Nelle grandi città la situazione può essere migliorata, ma nelle zone rurali resta terribile.”