Dietro i suoi occhi, Recensione del thriller psicologico targato Netflix

Dietro i suoi occhi è il classico esempio di come la volontà di stupire a tutti i costi sia un vezzo fine a sé stesso e dannoso.

Dietro i suoi occhi
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Dietro i suoi occhi | La trama

Dietro i suoi occhi racconta la storia di Louise, giovane madre che, in seguito al divorzio dal marito, ha deciso di dedicarsi interamente al proprio lavoro e al piccolo figlio Adam. Tutto cambia improvvisamente quando Louise incontra David, un affascinante psichiatra, appena trasferitosi in città insieme all’enigmatica moglie Adele. Divenuta l’amante di David e la migliore amica di Adele, Louise si trova irrimediabilmente invischiata nel torbido matrimonio dei due coniugi, all’interno di una vorticosa spirale fatta di bugie, sottili giochi psicologici e scheletri nell’armadio difficili da estirpare.

Scheda tecnica

Titolo originale Behind Her Eyes
PaeseRegno Unito
Anno2021
FormatoSerie TV
GenereThriller
Stagioni1
Episodi6
Durata47-53 min
Lingua originaleInglese

Trailer

Dietro i suoi occhi | Recensione

Dietro i suoi occhi è una serie britannica ideata da Steve Lightfoot e basata sul soggetto dell’omonimo romanzo, scritto da Sarah Pinborough. In seguito al grande successo riscosso dal libro scritto dalla Pinborough, Netflix ha deciso di trasformarlo in un prodotto seriale, divenuto virale in pochissimo tempo per via dell’hashtag #WTFThatEnding, risultato inevitabile del tragicomico finale di serie. Ma procediamo con ordine e partiamo dall’inizio.

Attenzione, seguono spoiler

Le premesse iniziali di Dietro i suoi occhi non erano poi così male. Infatti, nonostante la storyline appaia abbastanza banale nel suo complesso, vista la poca originalità del triangolo amoroso delineatosi fin dalle prime battute, tutto il resto non è da cestinare preventivamente.

I primi episodi riescono a creare nello spettatore una crescente tensione mista ad una certa dose di angoscia per diversi motivi, a partire dal tema della malattia mentale che accomuna, in un certo senso, i tre protagonisti. Louise convive ormai da tempo con i demoni che popolano i suoi sogni, mentre Adele segue malvolentieri la terapia prescrittale dal marito, il quale a sua volta ha quotidianamente a che fare con dei pazienti con problemi di natura psichiatrica.

Il rapporto fra David e Adele

Dietro i suoi occhi
David e Adele

Il rapporto fra i due coniugi è indubbiamente un altro degli elementi che contribuisce all’iniziale tenuta dell’impianto di quello che si presenta come un thriller psicologico/erotico. Il legame che unisce David e Adele è un vero e proprio mistero e il non detto fa sì che i rapporti di forza fra i due appaiano estremamente labili, a tal punto da non riuscire a distinguere il carnefice dalla vittima, per lo meno durante le prime battute.

Perché David sembra odiare Adele e allo stesso tempo pretende di prendersene cura, controllando ogni sua mossa? E perché Adele decide di accettare tutto ciò tacitamente, consapevole che il marito non ricambia più il suo amore?

Come se non bastasse, gli eventi che delineano per la prima volta questo triangolo fatale non sembrano avere nulla di casuale. Il sintomo di premeditazione è forte e fa sì che l’impossibilità di capire da parte dello spettatore generi in questo un forte senso di turbamento.

A far da contraltare all’iniziale inconsapevolezza del pubblico ci vengono proposte delle inquadrature, fra le poche degne di nota oltre ai primi piani sulla magnetica Eve Hewson, che introducono la figura di una sorta di presenza esterna, un’indefinibile figura con la morbosa curiosità riguardo a luoghi, persone ed eventi. Ed è così che Dietro i suoi occhi sembra procedere verso un dignitoso svolgimento.

L’insensato deragliamento

Dietro i suoi occhi
Rob all’interno del corpo di Louise

Finita la prima parte della miniserie, appare ormai chiaro che le discrete premesse iniziali non avranno un felice seguito.

Infatti, da un lato assistiamo a una storia che si riannoda su sé stessa, aggiungendo poco o niente a quanto già visto, e che si basa sulla ripetizioni delle medesime azioni e su delle scelte quantomeno dubbie, soprattutto in relazione al personaggio di Louise, fastidiosamente falsa ed incoerente.

Dall’altro, invece, vediamo che la storia legata alle memorie del diario di Rob non decolla, anche in virtù dell’esiguo spazio riservato proprio a quest’ultimo personaggio, soprattutto in considerazione dell’importanza che gli verrà conferita.

E’ a questo punto che ha inizio il deragliamento di Dietro i suoi occhi. Infatti, quello che sembrava essere un thriller quantomeno godibile si trasforma in qualcosa di non ben definito.

La dimensione del sogno e del sonnambulismo muta in proiezione astrale, conferendo alla serie un flebile carattere paranormale e fantascientifico, che indebolisce quanto di buono costruito fino a quel momento.

La scelta di porre un’esperienza extracorporea a fondamento di quanto visto sullo schermo è priva di ogni senso, a maggior ragione se tirata fuori in modo totalmente gratuito e senza alcun tipo di premessa che ne spieghi l’origine nella vita di Adele.

Il doppio plot twist

Tuttavia, non è che l’inizio. Infatti, l’aver giocato un tiro mancino all’intera struttura e alle intenzioni della serie appare poca cosa se messa in rapporto al doppio plot twist riservatoci dal finale che tanto ha fatto discutere e che ha portato al lancio dell’hashtag #WTFThatEnding.

La volontà fine a sé stessa di colpire clamorosamente e a tutti i costi lo spettatore, riservandogli dei colpi di scena fuori dalla norma, si rivela una carta del tutto fallimentare. La conclusione di Dietro i suoi occhi è decisamente priva di ogni consistenza e sembra dimenticare del tutto le basi posate nel corso delle puntate della serie.

La possibilità di raccontare una storia interessante si è trasformata nella certezza di un finale al quale si fa fatica a credere.