After 2, Recensione del Sequel dal bestseller di Anna Todd

La recensione di After 2, sequel campione di incassi di After, disponibile dal 22 dicembre su Prime Video.

After 2
Josephine Langford e Hero Fiennes Tiffin in After 2
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After 2 è stato, insieme a Tenet, uno di quei pochi fortunati film a passare nelle sale prima della nuova stagione di chiusure. Secondo film tratto dal fenomeno letterario campione di vendite che porta la firma di Anna Todd, è disponibile su Prime Video dal 22 dicembre 2020.

After 2: la Trama

After 2 è il sequel di After: tornano i protagonisti Tessa e Hardin e il loro amore impossibile e perverso. Lei inizierà a lavorare nella prestigiosa casa editrice Vance, lui tenterà di riconquistarla a tutti i costi. Il passato e il destino di entrambi costringerà la loro relazione ad affrontare nuove sfide, e i due giovani a prendere delle decisioni sofferte.

Cast

  • Josephine Langford: Tessa Young
  • Hero Fiennes Tiffin: Hardin Scott
  • Dylan Sprouse: Trevor Matthews
  • Louise Lombard: Trish Daniels
  • Charlie Weber: Christian Vance
  • Candice King: Kimberly “Kim” Vance
  • Max Ragone: Smith Vance
  • Selma Blair: Carol Young
  • Shane Paul McGhie: Landon Gibson
  • Rob Estes: Ken Scott
  • Karimah Westbrook: Karen Scott
  • Samuel Larsen: Zed Evans
  • Khadijha Red Thunder: Steph Jones
  • Pia Mia: Tristan
  • Dylan Arnold: Noah Porter
  • Inanna Sarkis: Molly Samuels

Trailer

After 2: Recensione

Ci sono film che sono qualificati esclusivamente dal loro target di riferimento. Dentro questi rientrano senza dubbio tutti quei teen drama che nella trilogia di Twilight trovano forse la loro massima espressione. Un genere, purtroppo, che al netto di qualche rara eccezione offre ben poco all’arte cinematografica.

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After di per sé non era che l’ennesimo esempio di un cinema rivolto a un certo pubblico, forte di un soggetto letterario alle spalle che era già fenomeno di massa. E ovviamente campione di incassi, capace di parlare agli adolescenti senza alcuna dissonanza cognitiva della scoperta di se stessi.

After 2 quindi arrivava nelle sale con un compito ben preciso, ovvero di replicare il successo del primo capitolo: a giudicare dai dati del botteghino risultato pienamente conquistato, surclassando persino l’evento cinematografico del 2020, Tenet. Ma al di là del mero incasso, After 2 ha centrato ben poco altro.

After viene riassunto in un brevissimo prologo in cui Hardin scomoda inutilmente grande letteratura per raccontare del suo amore con Tess, trasformando opere immortali in inutili citazioni da soprammobile. Su una cosa comunque aveva ragione, è davvero una storia come troppe altre.

After 2, una storia come troppe altre

After 2
Josephine Langford e Hero Fiennes Tiffin in After 2

Non era necessario probabilmente proporre alcuna variazione su un tema così solido. Così attraverso una narrazione sfilacciata e sceneggiata davvero senza il minimo impegno, Tessa e Hardin si ritrovano insieme senza avere a tutti gli effetti risolto i nodi cruciali con cui si erano lasciati alla fine del primo capitolo.

Tutto il contesto rimane pallidamente caratterizzato, qualche volta appena accennato ed altre volte fin troppo approfondito rispetto alla centralità di questo amore malato tra i due ragazzi. Vengono sì delineati i background di alcuni personaggi, ma decisamente più per imbastire materiale per gli ovvi sequel che per aggiungere davvero qualcosa ad un film che rimane ingiustificatamente vuoto ed insipido.

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L’unico reale switch in After 2 è l’approfondimento dell’esplorazione della sessualità, perno narrativo del primo film e ingrediente di molte scene in questo capitolo. Rimane però inspiegata la ripetuta ossessione per alcuni dettagli che le rende quasi volgari, e sopra ogni cosa fini a se stesse, incapaci di inspessire in qualsiasi modo la caratterizzazione piatta e senza alcuna evoluzione dei protagonisti.

Scene girate senza la minima ricerca registica, tanto da far persino passare in secondo piano la bellezza dei protagonisti, facendo emergere tutta la goffaggine di una prova recitativa decisamente al di sotto dello standard. Praticamente un Disney Channel Original Movie vietato ai minori, condito con un inutile e fastidioso erotismo soft (c’è anche Dylan Sprouse, non a caso).

After 2 non è quindi niente di più che un pasticciato e melenso more of the same, ovvero niente di più di ciò che gli spettava portare sullo schermo. E vista la conclusione, e il suo successo, dobbiamo aspettarci di vedere altri sequel nelle prossime stagioni strappare violentemente i primi posti del box office al prossimo Tenet di turno.