Porno: l’industria a luci rosse aiuterà la prevenzione contro il Coronavirus

Il cinema porno aiuta quello non-porno

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Sasha Grey (Credits: www.lukeisback.com), Mia Khalifa (frame YouTube del trailer della serie Ramy) e Valentina Nappi (Credits: Glenn Francis / Wikipedia)
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Ecco in che modo il porno potrà venire in aiuto all’industria del cinema in termini di prevenzione

Ci si avvia ormai ad una situazione nella quale, con la progressiva ripresa di tutte le attività economiche e di produzione, anche il cinema non dovrà fare eccezione. Ma come fare per girare i film, su set pieni di attori e manovalanza, in tutta sicurezza? Un aiuto arriva, inaspettatamente, dall’industria pornografica. Avendo infatti dovuto combattere contro l’HIV fin dagli anni ’80, questa industria ha imparato con gli anni a cautelarsi efficacemente contro il rischio di contagi e infezioni. Con il tempo, nel porno si è infatti imparato a sottoporre i set su cui lavorano a un numero di test e controlli adeguati.

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Un’esperienza che, pare, verrà presto messa a disposizione. “Quando si è iniziato a parlare di Covid, ci siamo sentiti molto ben preparati perché abbiamo un’intera storia di test all’interno del settore”. Così dice tale Mike Stabile, portavoce della Free Speech Coalition (FSC), associazione legata appunto all’industria pornografica. “Questo è ovviamente un diverso tipo di virus, un diverso tipo di minaccia, ma abbiamo capito in generale come avrebbe funzionato e cosa avremmo dovuto fare per proteggerci” aggiunge il portavoce. Che il mondo del cinema “con i veli” inizi ad imparare da quello “senza veli”, allora. Sembra una soluzione promettente e consigliabile.

Fonte: Sky TG 24

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