Robbie Williams: quando rifiutò di cantare con i Queen

Robbie Williams cantante dei Queen? Per un soffio, è quasi successo

Deacon
Queen. Credits: Richard E. Aaron
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Robbie Williams avrebbe potuto essere il cantante dei Queen

Tutto accade nel lontano 2001. Robbie Williams, all’epoca uscito da poco dai Take That, e all’apice del proprio successo da solista, si vede fare un’offerta alquanto allettante. L’offerta in questione viene da Brian May e Roger Taylor: in altre parole, i Queen. Il chitarrista e batterista della storica band, abbandonati da qualche anno dal bassista John Deacon, e naturalmente orfani di Freddie Mercury fin dal 1991, cercano di portare avanti la loro band. Nel 2001, i Queen registrano una nuova versione di We Are the Champions per la colonna sonora di un film caduto nell’oblio: A Knight’s Tale di Brian Helgeland, con Heath Ledger.

La canzone viene registrata appunto con Robbie Williams alla voce, e riesce perfettamente. Tanto che, impressionati dalla sua performance, May e Taylor chiedono a Williams di divenire il frontman full-time del gruppo. Questo tre anni prima di reclutare Paul Rodgers, frontman di Free e Bad Company. Ma Robbie rifiuta: è troppo insicuro. Così dice oggi, rivelando l’aneddoto quasi venti anni dopo. “Ero semplicemente troppo spaventato. Freddie era divino. Ho risparmiato loro l’audacia di averci anche solo provato”. Di sicuro non una scelta sbagliata: Robbie Williams è un buon cantante, ma qui si parla di tutto un altro “campo da gioco”.

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Fonte: New Musical Express

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