Rick e Morty 4: Recensione della Prima Parte

Rick & Morty 4
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Le avventure in Rick e Morty, dopo i consueti due anni di pausa, riprendono e lo fanno con la loro consueta genialità ed irriverenza.

Cinque episodi, almeno per il momento, che vanno ad esasperare ulteriormente la fantascienza, sempre attraverso una narrazione prettamente postmoderna. Una serie tv che riflette ciò che ha caratterizzato il genere di riferimento negli anni passati, costituendone le coordinate geografiche, per poi rimodellare il tutto a suo piacimento, dando vita ad avventure sempre imprevedibili ed anarchiche.

Le puntante dello show, comprese quelle di questa stagione, non si piegano mai ad una narrazione classica degli eventi, ma danno costantemente libero sfogo all’inventiva dei creatori e alla loro voglia di edificare un’imponente commistione di icone e cliché legati a le più varie mitologie narrative.

Rick e Morty potrebbe essere definito come un mosaico in continuo movimento.

Un mosaico fatto di citazioni ed elementi provenienti dal cinema di culto, con l’obiettivo di conferire totale libertà al genere, attraverso una dissacrazione ed una rimodellazione continua dei vari stilemi.

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La serie tv di Adult Swim si va collocare nello spazio lasciato libero da Futurama di Matt Groening ma ne abbandona fin dal principio le tracce. Intraprende una propria strada, che seppur volutamente “non originale”, riesce ad essere unica e divertente.

Un prodotto che gioca amorevolmente con lo spettatore, ma soprattutto con quello che ha implementato e compreso dalla fantascienza negli ultimi trent’anni.

Rick & Morty
Rick e Morty sono tornati!

In questi cinque ultimi episodi dello show non solo potremo assistere a diversi scorci sull’emotività di Rick, dietro la sua tipica cinica facciata, ma anche ad un’ulteriore espansione dell’universo filmico della serie.

Una sequela di avventure imprevedibili, slegate tra loro, capaci di imbastire raffinate e demenziali metafore che faranno riflettere gli spettatori più affezionati.

L’impossibile torna ad essere consueto, mentre l’imprevisto diviene ordinario, sempre per una ovvia estensione della stupidità umana e dei suoi vizi. Anche in questa stagione il nonno scienziato riprende i suoi ruoli di Deus Ex Machina e di bianconiglio, responsabile dell’incolumità e dei viaggi del nipote. attraverso la follia e il caos del cosmo.

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Non ci sono regole nel mondo di Rick e Morty, proprio come non ci sono schemi a cui attenersi nel suo impianto filmico.

Degna di nota è sicuramente la vena metacinematografica intrapresa dalla serie in questa ultima stagione. A più riprese i personaggi parlano di copioni, di Netflix, ma soprattutto sembrano essere consci di far parte di un programma televisivo.

Una nota che rende ancora più esasperato il prodotto di casa Adult Swim, che riconferma nuovamente di aver dato vita ad una gallina dalle uova d’oro inarrestabile.

Le idee dei creatori non sembrano essere finite. Questi ultimi cinque episodi, coerenti nella loro incoerenza, sembrano confermarlo chiaramente. Non ci resta altro che aspettare le ultime puntate di questa quarta stagione.

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