#TenYearsChallenge in musica: cosa ascoltavamo nel 2009

Florence Welch
Florence Welch
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Qualche mese fa sui social impazzava la #tenyearschallenge; ma che cosa ascoltava il mondo nel 2009?

2009 o 2019? In quest’anno, la scena musicale internazionale si presenta come un quadro complesso, fatto di molteplici generi, mode e tendenze, che trovano la loro naturale espressione attraverso Spotify e le altre piattaforme di streaming.

I giovanissimi si appassionano alla trap. Il nuovo genere (che poi così nuovo non è) incuriosisce molti, ma talvolta appare come una caricatura di se stesso. Intanto, il confine tra la scena indie e quella mainstream si assottiglia sempre più. Il rap, il rock e l’elettronica resistono, ma in alcuni casi la passione sembra più che altro trainata dalla nostalgia dei bei tempi andati che non torneranno più.

Al di là dei generi musicali e delle tendenze, quel che più ha mutato le abitudini degli ascoltatori di tutto il mondo è proprio la possibilità di ascoltare singoli brani random, non dovendosi più neanche assumere il peso della scelta, potendo delegare l’arduo compito all’algoritmo di Spotify e alla miriade di playlist pronte all’ascolto, caricate sulla piattaforma.

Ma come sono cambiate le cose negli ultimi dieci anni?

Nel 2009 lo streaming era all’inizio del suo percorso di incredibile crescita. In Italia non si ascoltava la trap. Paolo Bonolis conduceva Sanremo. Lady Gaga era una stravagante rivelazione pop, che tanti amavano e tanti altri odiavano. Nessuno se la sarebbe mai sognata candidata all’Oscar. E nel frattempo, la nuova scena indie si nutriva di tanti nuovi artisti validi, come Florence + the Machine.

La quantità di esempi musicali che si potrebbero citare per evidenziare le differenze tra il 2009 ed oggi sono infinite. Artisti, canzoni e ritornelli che già a distanza di dieci anni ci fanno l’effetto che fa Luci a San Siro a Giovanni in Tre Uomini e una Gamba… Non ce la faccio, troppi ricordi.

I Black Eyed Peas “cantavano” I Gotta Feeling.

Nelle peggiori serate in discoteca il brano si sente ancora e scatena l’ignoranza adolescenziale della gente. Il tocco di classe arriva sempre con l’ululato corale sul celebre botta e risposta “I Gotta Feeling – Whoo hoo”.

Lady Gaga domina le classifiche con Poker Face, Paparazzi, Bad Romance, etc.

Come abbiamo detto poche righe sopra, la cantante, che oggi è candidata all’Oscar per il grande successo da attrice in A Star is Born, nel 2009 andava in giro a cantare “papa-paparazzi”.

I Greenday cantano 21 Guns.

Nonostante gli anni d’oro della band di Billie Joe Armstrong siano altri, 21 Guns è una canzone semplice e orecchiabile. Ascoltandola dieci anni dopo, la si canticchia ancora.

A Sanremo, Arisa trionfa tra i giovani e Povia scatena le polemiche del pubblico.

Occhialuta e innocente, l’Arisa che vince tra le Nuove Proposte di Sanremo 2009 non assomiglia al personaggio televisivo che qualche anno dopo avrebbe fatto (con scarso successo) il giudice di un talent. Tra i “big”, Povia canta Luca era gay, un pezzo che oggi potrebbe benissimo finire sulla prima pagina di Libero.

Vasco Rossi fa una cover dei Radiohead in italiano.

Per chi nel 2009 se la fosse persa non consigliamo di recuperarla. Ad ogni costo, la cover in italiano di Creep dei Radiohead, realizzata da Vasco Rossi, rimane impressa nella memoria, ma non per la sua bellezza.

Gli Artisti Uniti per l’Abruzzo cantano Domani 21/04.2009.

Il 2009 è stato l’anno del tragico terremoto dell’Aquila. Gli artisti italiani si mobilitarono per raccogliere fondi in sostegno degli sfollati e delle famiglie delle vittime. Il risultato è un brano corale, molto piacevole all’ascolto, nel quale si uniscono (per una buona causa) le voci di oltre trent’anni di musica italiana.

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