Deafheaven – Recensione Ordinary Corrupt Human Love

Deafheaven
Condividi l'articolo

I Deafheaven si evolvono/I Deafheaven si rovinano: a voi la scelta.

Ci risiamo. La storia è sempre la stessa. Una band inizia ad avere successo presso un pubblico colto, proponendo un genere underground o di alto livello artistico: in questo caso, post-black metal. Nel corso degli album, la band in questione, Deafheaven, modifica il proprio stile, accogliendo influenze nuove, e se necessario “dandosi una calmata”. Questo è successo già a molte altre band, e questo è successo ai Deafheaven nel loro ultimo album, Ordinary Corrupt Human Love.

Gran parte degli elementi metal degli album precedenti sono stati scartati. Rimangono il cantato in screaming, una certa aggressività tecnica e qualche riffone brutale qua e là. Ma per il resto il nuovo album non è neppure più malinconico come gli altri. Le atmosfere sono positive, solari, accese, quasi allegre persino. Fanno prepotentemente il loro ingresso influenze dalla musica folk, blues, e rock mainstream. Insomma, Ordinary Corrupt Human Love è un disco di forte cambiamento per i Deafheaven, quel tipo di cambiamento che rappresenta un punto critico.

Risultati immagini per deafheaven

Sappiamo già che per i fan storici della band questo sarà il loro peggior album. Si ripete, anche se è un caso un po’ diverso, la storia degli Arctic Monkeys. Si parlerà di una band che ha tradito le proprie origini, che si è voluta svendere, che “ormai è commerciale”. Si paragoneranno i Deafheaven ai Bring Me the Horizon.

Un punto di non ritorno.

Eppure, sforzandosi per una volta di uscire da un’accezione ideologica della musica, ci si accorgerebbe che quest’album dei Deafheaven non è affatto male. Un incrocio di influenze che solo in parte snatura lo stile della band metal, seguendo un cambio di percorso in realtà ampiamente preannunciato negli scorsi album. Già il classico Sunbather (2013), contiene potenzialmente tutte le tracce che indicano questa direzione. I Deafheaven sono quel tipo di band che non può stare ferma, deve cambiare, sperimentare, rinnovarsi. Al costo di snaturarsi.

Risultati immagini per deafheaven

In altre parole, non ascoltate questo disco se volete metal brutale, pesante, virile. Non ascoltate questo disco se siete rimasti con i Deafheaven a Roads to Judah (2011). Non ascoltate questo disco se per voi la musica è un credo, una promessa che va mantenuta e non tradita.

Ascoltatelo invece se avete una mente aperta, se apprezzate tutti i generi, se sapete contestualizzare le variazioni di stile, se sapete apprezzare le commistioni di influenze. Ascoltatelo se siete di quelli in grado di capire cos’è la musica oggi.

Continuate a seguirci sulla nostra pagina Facebook ufficiale, La Scimmia sente, la Scimmia fa.

https://open.spotify.com/album/2iA7rzpQsOfAPkfH4Ekp7f

Ordinary Corrupt Human Love

Anno di pubblicazione: 2018
Genere: Alternative Metal