Kaurismäki contro il digitale: “Sono un cineasta, non un creatore di pixel”

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Kaurismäki rivela il primo comandamento del suo modo di fare cinema: mai realizzare un film in digitale.

Tra commenti che riguardano la sua arte e tematiche socio-politiche, il regista finlandese si mette a nudo attraverso i microfoni del Sydney Morning Herald, per il quale ha concesso una lunga intervista, dalla quale è emersa la sua avversione nei confronti del digitale.

“Non realizzerò mai un film in digitale, in questa vita. Il cinema è fatto di luce e io sono un cineasta. Non un creatore di pixel.

L’affermazione di Kaurismäki, per nulla sorprendente, potrebbe risuonare sgradita alle orecchie dei più, proprio come la sua arte.

Un cinema idiosincratico, quello del regista finnico. La filmografia di Kaurismäki, caratterizzata da un umorismo demoralizzato e disilluso, ritrae una realtà cruda e insensibile, schierandosi contro l’oppressante controllo delle istituzioni statali, in difesa del proletariato.

Ovviamente la classe operaia non è un soggetto così attraente e commerciale” ammette il regista con un velo di ironia.

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Però non saprei scrivere dialoghi per e sulle persone più agiate, appartenenti all’alta borghesia. Non so di ciò che parlano. Forse si soffermano solamente sullo shopping. Trovo veramente noiose le persone ricche.

Non è la prima volta, però, che il regista finnico disapprova i frutti della società odierna.

Sempre in questa intervista, viene criticata una seconda volta l’attualità: l’artista, infatti, afferma che “la realtà uccide il cinema“.

Kaurismaki 2

Kaurimäki è stato uno tra gli artisti più prolifici della sua generazione e lo ricorda lui stesso durante l’intervista. Il periodo in cui riusciva a realizzare due lungometraggi nell’arco di un anno, però, è ormai lontano: infatti, all’età di sessant’anni, il regista ha deciso di decelerare.

Tra estati trascorse passeggiando tra i sentieri sperduti dei boschi finlandesi e inverni passati sulle spiagge del Portogallo, il regista dichiara che realizzare un film in tempi molto più dilatati lo soddisfa.

Quando finirà di fare cinema? Nel 2021, quando andrà in pensione il proprietario del laboratorio in cui vengono sviluppate le pellicole dei suoi film.