Twin Peaks 3: Recensione 3×15

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Mancano solo 3 episodi alla fine del revival ideato dal duo Lynch/Frost e già ne possiamo sentire la mancanza, consci dell’inesistenza di altre serie in grado di eguagliarla per il modo nel quale viene raccontata e mostrata. Avviandosi verso la sua conclusione ci vengono rivelati importanti dettagli, concludendo storyline lunghe 25 anni e annunciando l’addio di uno dei personaggi più iconici della serie attraverso una commovente sequenza.

A Twin Peaks

Big Ed Hurley viene raggiunto da Nadine e la sua pala d’oro. Quest’ultima lo “libera” volontariamente dal loro matrimonio concludendo la lunghissima storyline inziata con il programma del Dr. Amp nei primi episodi. Il gigante buono subito dopo corre al RR Diner per raggiungere Norma e per proporle finalmente di sposarlo, quest’ultima però lo lascia in attesa sul bancone con un “mi dispiace” a causa dell’arrivo di Walter, il commercialista visto precedentemente, il quale le aveva chiesto di cambiare nome alla sua tavola calda. Norma però lo liquida istantaneamente “liberandosi” anche lei raggiungendo poi Big Ed che finalmente dopo un quarto di secolo le chiede di sposarlo, accompagnati dalle note di “I’ve Been Loving You Too Long”  di Otis Redding’s.

Calata la sera al Roadhouse vediamo una rissa tra James Hurley e il marito di Renèe. La lotta si conclude immediatamente grazie alla forza del pugno “guantato” del compagno di James, Freddie, che manda in terapia intensiva i bruti che li minacciavano. I due compagni verranno poi messi in cella, nella stessa prigione dove avevamo lasciato Naido assieme a Chuck il corrotto e il barbone infetto.

Cala la notte invece sul grande personaggio di Margaret Lanterman meglio conosciuta come la Log Lady. Telefona per l’ultima volta ad un compassionevole Hawk avvertendolo della morte imminente che la sta raggiungendo e ricordandogli del pericolo incombente in Twin Peaks, la vediamo fragile e sola assieme al suo ceppo che sta “diventando d’oro“. L’ultima interpretazione di Catherine Coulson prima del suo toccante addio nel quale ci dirà “la morte è solo un cambiamento, e non la fine“, un personaggio talmente iconico per la serie che viene omaggiato poi nel finale attraverso i titoli di coda proprio con il nome di Margaret Lanterman.

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Gersten Hayward e Steven Burnett sono nei boschi di Twin Peaks, quest’ultimo disperato è sotto pesante effetto di droga e sembra volersi suicidare con una pistola. Dopo essere stati avvistati da Cyril Pons (Mark Frost) un abitante del Fat Trout Trailer Park, Gersten scappa abbandonando l’amante al suo destino, subito dopo sentiamo un colpo di pistola. L’uomo tornato al Fat Trout avverte poi Carl Rodd dell’accaduto.

Ancora bloccata nel suo limbo, incapace di uscire di casa e alla costante ricerca di Billy rivediamo Audrey intenta a litigare con il marito Charlie (che stranamente sembra aumentato di altezza) fino ad aggredirlo.

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Las Vegas

Dougie/Cooper si gusta la sua torta mentre guarda in televisione Sunset Boulevard, lo vediamo reagire espressivamente al nome di Gordon Cole nominato nel film (Lynch ha rubato il nome del direttore proprio dal film). Attirato dalla solita presa elettrica dalla quale è iniziata la sua storia dietro le vesti di Dougie Jones, questi si farà fulminare, forse a mortalmente. Ma la morte è un cambiamento, non una fine. Nel mentre Duncan Todd e il suo assistente vengono freddati da Chantal.

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Convenience Store

Attraverso sentieri oscuri Bad Cooper alla ricerca di Phillip Jeffries riesce a raggiungere il convenience store, il negozio creatosi dopo l’esplosione dell’atomica visto in episodio 8 e sicuramente collegato alla Loggia Nera, forse un portale per raggiungerla. Qui come già citato nel corso della serie lo vediamo salire le scale affianco all’edificio per poi smaterializzarsi “sopra” di esso, in una casa, in luogo non definito (mentre la attraversa le pareti dell’edificio in dissolvenza diventano alberi “reali”, forse i boschi di Twin Peaks?). Il posto è infestato da Woodsmen (rivediamo le stesse scale apparse attraverso il portale che stava per risucchiare Gordon Cole), uno di questi gli fa strada fino ad arrivare all’esterno di un motel. Qui dopo essersi fatto aprire la porta della stanza numero 8 da una donna (dal modo di parlare sembra essere un abitante della Loggia), questi incontra finalmente Jeffries divenuto una specie di caffettiera o forse intrappolato all’interno di essa. Quest’ultimo sembra dirci che in realtà Bad Cooper è sempre il vero agente Dale, riportandoci alla memoria ancora una volta a quando il personaggio interpretato da Bowie si materializza negli uffici di Philadelphia nominando pure una certa Judi, la quale sembra aver già incrociato Bad Cooper a sua insaputa, Jeffries gli rivela le coordinate per trovarla (gli stessi numeri trovati dall’FBI sul braccio di Ruth Davenport, che hanno portato al ritrovamento di Naido?). Tornato nel mondo terreno si ritrova davanti Richard Horne che gli rivela di averlo riconosciuto alla fattoria grazie ad una fotografia tenuta da sua madre, Audrey Horne, e unendosi a lui nel viaggio. Scena finale al Bang Bang Bar con una piccola Ruby (Charlene Yi) che striscia tra le gambe dei presenti, urlando terrorizzata accompagnata dalla musica dei The Veils. Titoli di coda al motel del convience store in attesa della prossima grande puntata.

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