Angelina Jolie al centro di polemiche per la sua nuova produzione Netflix

Angelina Jolie si trova attualmente al centro di una grossa bufera che la vedrebbe colpevole, secondo Vanity Fair, di aver usato metodi poco convenzionali per il casting

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Stiamo parlando di First they killed my Father, il nuovo film prodotto da Netflix, nel quale ha utilizzato metodi poco convenzionali e crudeli nelle audizioni.

Il film si propone di portare gli orrori della guerra in Cambogia, visti dagli occhi innocenti dei bambini. Così Vanity Fair apre il suo articolo indagine sul film:

ha cercato negli orfanotrofi, circhi, scuole dei bassifondi, alla ricerca di ragazzi con esperienze problematiche

Il metodo poco convenzionale nel selezionare gli attori avrebbe visto il posizionamento di alcune banconote sopra un tavolo e nello studiare la reazione che avrebbero avuto i ragazzini chiamati alle audizioni. Nel momento in cui il ragazzino afferrava il denaro doveva poi spiegare il motivo per cui aveva preso quel denaro, per quale motivo. Moch, la ragazzina che si è aggiudicata la parte avrebbe dichiarato, dopo aver afferrato il denaro:

Quando è stata obbligata a restituirlo, è stata sopraffatta dall’emozione. Successivamente, quando le abbiamo chiesto a cosa le servisse il denaro, lei ha spiegato che suo nonno era morto e che non avevano abbastanza soldi per un funerale decente

Chiaramente Angelina Jolie si è difesa, affermando che le sue parole sono state distorte  e per nulla inerenti a quanto detto effettivamente in merito alle selezioni.

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