Parla Bill Maher
Seguiteci sempre anche su LaScimmiaPensa e iscrivetevi al nostro canale WhatsApp
Bill Maher, storico volto della satira politica americana e conduttore del talk show HBO Real Time, ha rivelato nell’ultimo episodio del podcast Club Random di avere ormai poca intenzione di tornare in tournée per spettacoli di stand-up comedy. La scelta, ha spiegato, nasce da un mix di stanchezza personale e dalla crescente polarizzazione politica negli Stati Uniti.
Nel corso della conversazione con l’ospite Patton Oswalt, Bill Maher ha dichiarato di non volere più “essere lì fuori in questo Paese, in questo clima politico”, aggiungendo: “Potrei essere colpito da un proiettle dalla sinistra o dalla destra. È un buon momento per non essere lì fuori”.
Il comico ha ammesso anche la fatica accumulata negli anni e una certa disillusione nei confronti del mercato degli spettacoli dal vivo:
Sono stanco di viaggiare e stanco di essere due volte più divertente di persone che vendevano il doppio dei biglietti di me.
Secondo Bill Maher, il fatto di essere in televisione ogni settimana riduce l’interesse del pubblico nel comprare biglietti per i suoi show dal vivo:
Non che non abbia venduto molti biglietti e non abbia fatto grandi spettacoli teatrali, ma non ho venduto arene. E c’è chi sì, e francamente non è poi così bravo
Riflettendo sull’evoluzione del pubblico, Bill Maher ha osservato:
Quando il pubblico ha tra i 35 e i 45 anni, non vuole vedere qualcuno di 70.
Ha poi ricordato di aver realizzato il suo tredicesimo speciale HBO, definendolo “il migliore”, un traguardo che considera un buon punto d’arrivo.
Negli ultimi mesi Bill Maher ha attirato critiche da entrambi gli schieramenti politici: da sinistra per gli attacchi ai “pazzi” del Partito Democratico ritenuti troppo “woke”; da destra per essersi schierato contro la sospensione del collega Jimmy Kimmel da parte di ABC. Ha inoltre fatto discutere quando, a marzo, ha affermato di approvare “alcune delle cose” messe in atto da Donald Trump durante la sua seconda amministrazione, provocando le reazioni di comici come Marc Maron.
Dopo la morte di Charlie Kirk, avvenuta a settembre, Bill Maher ha commentato in diretta TV l’impossibilità di stabilire quale partito sia “peggiore”, attribuendo a “entrambe le parti” un ruolo nella crescente tossicità politica del Paese. Nel suo monologo ha denunciato la spirale di tensioni negli Stati Uniti:
È una settimana davvero brutta in America, con violenza di ogni tipo: violenza politica, violenza ordinaria, molta gente che parla di guerra civile
Ha poi riferito un episodio avvenuto al Congresso dopo l’assassinio di Kirk:
Lauren Boebert si è alzata e ha detto: ‘Dobbiamo pregare’. Così hanno iniziato a pregare in silenzio. E poi lei ha iniziato a urlare: ‘No! Le preghiere in silenzio ottengono risultati in silenzio’. Come se pregare ad alta voce portasse grandi risultati
Maher ha aggiunto che la discussione si è accesa ulteriormente quando i Democratici le hanno ricordato una recente sparatoria avvenuta in Colorado.
Vi dico, finora la guerra civile non è stata molto civile – ha concluso.
Che ne pensate?