Cometa 3I Atlas: la NASA attiva il protocollo di difesa planetaria, ecco cosa succede

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Credits: Heute.at
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La cometa 3I Atlas, scoperta a luglio, potrebbe rappresentare un pericolo per la Terra? Ecco che cosa sappiamo

Apprensione alla notizia che la NASA abbia deciso di attivare il protocollo di difesa planetaria, per la prima volta, contro un oggetto che viene da un altro sistema stellare. Si tratta della cometa 3I Atlas, scoperta solo questo luglio e di 45 chilometri di diametro. Il problema starebbe non però nel corpo celeste in sé, ma nell’emissione di un composto di nichel dalla natura completamente sconosciuta.

Inoltre, l’anti-coda presenta un flusso di particelle diretto verso il Sole anziché lontano da esso, contrariamente a quanto vorrebbero le leggi che regolano le radiazioni. Fenomeni insomma che lasciano perplessi gli esperti e che suggeriscono prudenza. Detto questo, la cometa passerà nell’orbita marziana ma rimarrà a una distanza dalla Terra pari a 1,6 unità astronomiche, cioè circa 240 milioni di km.

Perché c’è timore allora? A quanto pare il modo in cui la cometa accelera non corrisponde ai modelli gravitazionali standard, e considerando anche tutto quanto detto sopra questo la rende in un certo qual modo “eccezionale”. L’astrofisico Avi Loeb, noto per le sue posizioni anticonformiste, ha suggerito inoltre potrebbe mutare la propria traiettoria.

Come? Sfruttando la cosiddetta manovra di Oberth, che sfrutta il campo di gravitazione delle stelle e che potrebbe, in teoria, essere utilizzato anche nel futuro dalle astronavi per acquisire velocità maggiore. In ogni caso, nonostante l’attivazione del protocollo di difesa per ora sembra che ci troviamo più di fronte a misure di cautela che altro.

Fonte: Sky News

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