Parla Brendan Fraser
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Durante una sessione di domande e risposte seguita alla proiezione londinese del suo nuovo film Rental Family, Brendan Fraser, attore premio Oscar per The Whale, si è mostrato visibilmente emozionato e vulnerabile, raccontando al pubblico come la lavorazione del progetto lo abbia aiutato a superare i suoi persistenti dubbi su se stesso.
Lotto con l’insicurezza, e fare questo film mi ha ricordato che sono abbastanza bravo, e lo sono sempre stato – ha dichiarato Brendan Fraser. Perché mi sto rendendo la vita così difficile? È lì.
Rental Family racconta la storia di Philip Vanderplug, interpretato da Brendan Fraser, un outsider alla deriva a Tokyo che si ritrova coinvolto nell’industria giapponese delle “famiglie in affitto”, un settore in cui le persone possono assumere controfigure per interpretare parenti o compagni.
La regista e co-sceneggiatrice Hikari ha spiegato che l’idea del film è nata durante la pandemia, quando il suo co-sceneggiatore Stephen Blahut ha scoperto un annuncio di lavoro per una di queste insolite famiglie in affitto.
Il mio co-sceneggiatore stava cercando lavoro a Tokyo per caso e ha trovato un impiego come quello di una famiglia in affitto – ha raccontato Hikari. Sono giapponese, ma non sapevo nulla di questo business.
Secondo la regista, il progetto è diventato un modo per esplorare l’isolamento moderno.
La pandemia ci ha davvero dato la distanza. Non c’è molta connessione tra noi – ha osservato.
Le esperienze personali del cast
Il cast ha portato nel film esperienze personali legate ai temi della solitudine e della ricerca di connessione.
L’attore Takehiro Hira, che interpreta un maniaco del lavoro incapace di colmare il vuoto nella propria vita, ha rievocato i suoi anni da studente all’estero:
Sono andato negli Stati Uniti a 15 anni e ho trascorso molti giorni e notti di Natale da solo nella mia stanza, come Philip seduto sul letto. Quando ho visto il film per la prima volta, quella è stata una scena che mi ha fatto piangere
Anche Mari Yamamoto ha condiviso un legame personale con il suo personaggio, un’ex attrice che trova un nuovo scopo nell’attività di “famiglie in affitto”:
Mi sono trasferita dal Giappone al Regno Unito quando avevo 5 anni e ci ho trascorso tre anni, poi sono diventata completamente bilingue. Pensavo di essere britannica, ma quando sono tornata in Giappone mi sono ritrovata ancora a provare dispiacere. Le persone vogliono legami, ma trovano significato nell’essere utili a qualcuno. E credo che sia questo a motivarla davvero.
Brendan Fraser ha inoltre elogiato la sua giovane co-protagonista Shannon Gorman, al suo debutto cinematografico:
È una persona genuina, con una capacità di esprimersi attraverso una gamma di emozioni sorprendente
I temi della solitudine e della vita
Il leggendario attore Akira Emoto interpreta un personaggio che affronta la mortalità e la perdita di memoria. Ha descritto il ruolo come una ricerca della “ricchezza nella vita”, anche nella solitudine:
La solitudine è qualcosa di negativo? Credo che non sia necessariamente una cosa negativa
Che ne pensate di questo nuovo progetto di Brendan Fraser?