Wonder Man è la nuova serie dei Marvel Studios in arrivo per i tipi di Disney Plus il 26 gennaio 2026: lo showrunner è Destin Daniel Cretton, già regista per il sottovalutato Shang-Chi. Il ruolo principale di Simon Williams è affidato a Yahya Abdul-Mateen, ad affiancarlo ci saranno due grossi calibri come Ed Harris e Ben Kingsley.
La saga del Multiverso, cos’è e dove ci condurrà?
Siamo nel pieno svolgimento della Fase 6 del Marvel Cinematic Universe, ovvero l’ultima prima del grande showdown che avverrà in Avengers: Doomsday, primo di un dittico girato dai fratelli Russo.
Le prime tre hanno formato la Saga dell’Infinito, mentre le fasi 4, 5 e 6 sono la Saga del Multiverso, storyline iniziata nel 2021 con WandaVision che ha introdotto un tema cardine nel Marvel Cinematic Universe, ovvero proprio il concetto di multiverso, ipotesi scientifica che postula l’esistenza di molteplici universi oltre al nostro, che potrebbero essere simili o completamente diversi (il concetto nasce da diverse teorie fisiche, come la meccanica quantistica, la teoria delle stringhe e le osservazioni cosmologiche sull’universo in espansione).
Se la Saga dell’Infinito aveva come sinossi la ricerca spasmodica del Guanto dell’infinito da parte del dio folle Thanos, la Saga del Multiverso ha contorni più slabbrati e una trama più complessa: come punto nodali possiamo indicare la serie tv Loki -prima e seconda stagione-, Doctor Strangenel Multiverso della Follia, Ant-Man e the Wasp: Quantumania, Thunderbolts* e FantasticiQuattro: gli Inizi.
Semplificando al massimo, ed evitando di dare troppi spoiler, in pratica la Saga del Multiverso racconta dell’espansione incontrollata delle diverse linee temporali, di come potrebbero collassare l’una sull’altra e di chi vorrebbe dominarle tutte. Personaggi chiave sono sicuramente Loki, ex dio dell’Inganno ora dio delle Storie, e i Fantastici Quattro: sappiamo che tutto si concluderà nel citato Avengers: Doomsday, sorta di film fiume insieme al suo seguito Avengers: Secret Wars (come furono i capitoli conclusivi della Saga del Multiverso, Avengers:Infinity War e Avengers: Endgame), teoricamente ispirato al fumetto Secret Wars, dove si narra appunto di universi che collidono su sé stessi distruggendosi.
Wonder Man: triangoli, tradimenti e cospirazioni
Quando un nuovo personaggio si affaccia nell’MCU, sappiamo solo che la sua controparte manterrà il nucleo emotivo del suo corrispettivo di carta nato sulle pagine degli albi Marvel Comics, ma non quanto e in che modo se ne discosterà.
Il vero nome del Wonder Man della Marvel Comics è Simon Williams, e compare per la prima volta in no dei primissimi albi della prima serie Avengers (vol.1), n.9 dell’ottobre 1964.
All’inizio, Simon era il più giovane di due figli: quando il fratello maggiore Eric Williams rifiuta l’offerta del padre di lavorare dell’azienda di famiglia, Simon prende il suo posto ed eredita tutto quando il genitore muore. Quando gli affari vanno male, il minore accetta il suggerimento dell’altro fratello e accetta di appropriarsi indebitamente di denaro per investire in alcune imprese commerciali: in realtà Eric introduce i soldi nel racket illecito gestito dalle famiglie criminali del Maggia.
Ovviamente va tutto male e Simon viene arrestato, processato e incarcerato.
Esce di prigione solo quando Amore incanta le autorità e lo porta con sé nei Signori del Male: lì, il Barone Zemo lo trasforma in un essere di pura energia ionica, e assume il nome di Wonder Man per combattere gli Avengers. Nella battaglia, Simon muore: in realtà entra in un coma simile alla morte causato dai cambiamenti mutageni innescati nel suo corpo dallo stesso Zemo.
Anche il fratello di Simon, Eric Williams, ha conquistato dei poteri, ed ora è il Sinistro Mietitore: che qualche tempo dopo la morte di Wonder-Man, ne recupera il corpo per tentare di corrompere la Visione, sintezoide il cui cervello artificiale era programmato cibernetcamente con i ricordi e il comportamento di Simon.
Il piano di Eric fallì, e Wonder Man iniziò a risiedere nel Palazzo dei Vendicatori prestando aiuto alla squadra.
Dopo essersi stabilito con il gruppo, Simon cercò lavoro per rendersi economicamente indipendente, e lo trovò come attore a Los Angeles.
Quando Occhio di Falco, anni più tardi, decide si aprire na “filiale” degli Avengers sulla Costa Ovest, Wonder Man fu invitato ad unirsi al team. Fu questo il periodo in cui Simon iniziò a fare i conti con sé stesso e il suo ruolo di eroe. Prima di tutto, andò in tv e annunciò pubblicamente di essere colpevole dell’accusa di appropriazione indebita mossa contro di lui anni prima. Fu poi il turno di Visione.
Considerato un po’ il suo “fratello gemello” surrogato a causa della loro somiglianza psicologica, quando il sintezoide fu smantellato e rimontato da un gruppo segreto perdendo ogni traccia di memoria, Scarlet chiese a Simon di fornire ancora una volta le sue onde cerebrali per ricostruire la matrice della personalità fondamentale della Visione.
Ma l’uomo rifiutò, dichiarando per la prima volta di essere anche lui innamorato della bella Wanda Maximoff: questo portò al suo provvisorio allontanamento dal gruppo.
Wonder Man, Ri-vendicazioni e tanto altro
Quando gli Avengers si sciolsero, Williams entra nel gruppo Force Works ma durante la loro prima missione viene disintegrato da un’astronave Kree: la sua “seconda morte” si conclude quando diversi mesi dopo viene resuscitato incidentalmente dai poteri di magia caotica di Wanda, che lo riporta indietro in una forma composta unicamente da ioni che, all’inizio, solo lei è in grado di evocare. Quando la stessa Scarlet accetta l’amore che prova per Simon -che all’inizio era stata causa dello scioglimento del matrimonio con l’amato Visione-, l’eroe torna indietro e viene definitivamente “ripristinato”, iniziando una relazione sentimentale con la strega.
Diverse sciagure e dolori dopo, segnato dagli eventi degli anni passati a combattere in una carriera da supereroe iniziata suo malgrado, Wonder Man forma i Rivendicatori, team composto da Golia, D-Man, Anti-Venom, Demon Slayer, Capitan Ultra, Atlas, Ethan Edwards, e l’alieno Century, con cui vorrebbe costringere gli Avengers a sciogliersi. “Ero un vendicatore, quando ancora significava qualcosa” dice Simon, “so che quello che sto per dirvi va contro il modo in cui ho vissuto finora, e forse contro quello in cui credete, ma i vendicatori si sbagliano! L’idea di un gruppo di persone con superpoteri che si riuniscono e decidono cos’è meglio per il mondo…è sbagliata. C’è qualcosa di molto eccitante in quest’idea, di molto affascinante. Ma ora vedo chiaramente che è sbagliata.” Simon elenca allora alcune delle cose peggiori successe al mondo, ovvero Ultron, Scarlet (impazzita più e più volte), la Guerra Civile dei supereroi, la furia di Hulk dopo il suo esilio forzato nello spazio: secondo l’eroe, lo sbaglio degli Avengers è di creare problemi solo con la loro esistenza e di restare troppo inattivi solo in attesa che i problemi esplodano.
Viene però sconfitto e catturato, ma chiuso in una bolla di contenimento svanisce, lasciando il dubbio che in realtà non fosse reale, ma esistesse ancora una volta solo grazie alla magia di Scarlet.
Ritorna poi varie volte, decidendo ala fine di ritirarsi ancora una volta e dedicarsi solo alla sua professione di attore.
Almeno fino alla prossima avventura.
Wonder Man e il cinema che si guarda allo specchio
“Ormai la gente è stanca dei supereroi: abbiamo l’opportunità di re-immaginare un intero genere di narrazione”, è quanto dice un regista in procinto di girare un film su Wonder Man.
È questo il presupposto della nuova serie Marvel Studios, Wonder Man, il cui trailer è stato rilasciato l’11 ottobre 2025, spiazzando il pubblico: dove, tra l’altro, vediamo che Ben Kingsley viene riconosciuto da alcuni ragazzi come l’attore che impersonava un terrorista (il Mandarino!) nel seguito di Iron Man del 2008.
È ormai un bel po’ che i Marvel Studios hanno reso chiaro di voler sperimentare nuovi linguaggi e nuove forme di intrattenimento: anzi, tutta la Saga del Multiverso sembra quasi improntata su un linguaggio meta-letterario. In primis la citata Loki, ma anche She-Hulk: Attorney at Law, Deadpool& Wolverine, Agatha All Along, sono show che coinvolgono lo spettatore in prima persona, anzi infrangendo addirittura la quarta parete.
Wonder Man, a giudicare dal trailer, si spinge ancora più in là, con i Marvel Studios che vogliono parlare apertamente del ruolo dei cinecomic nella società di oggi: nelle immagini viste, il titolo di un articolo di un tabloid cita la “superhero fatigue”, ovvero la supposta e crescente stanchezza del pubblico nei confronti di un eccesso di film e serie sui supereroi, causata sicuramente da una saturazione del mercato con prodotti troppo uguali tra di loro. Certo è che si dovrebbe più che altro parlare di “bad movie fatigue”, perché le produzioni sui super si sono moltiplicate rimanendo fin troppo fermi allo stesso immaginario e agli stessi codici linguistici.
È in quest’ottica di rinnovamento che vanno visti allora gli ultimi show della Marvel, da Agatha All Along -serie in cui ogni episodio aveva un riferimento culturale e cronologico diverso- a WandaVision -che contaminava la stessa narrazione con suggestioni visive difformi da quanto si era visto prima, indagando anche sul lutto e l’elaborazione del dolore- fino alla demolizione completa della quarta parete con Deadpool & Wolverine e la ristrutturazione di un linguaggio classico e vintage con Fantastici Quattro- Gli inizi.
“Esplorare insieme il limite tra finzione e realtà”, sono sempre le parole del regista tra i personaggi di Wonder Man: ed è proprio questo che la Marvel sta facendo, da sessant’anni e oltre.