Parla Jennifer Lawrence
Seguiteci sempre su LaScimmiaPensa e iscrivetevi al nostro canale WhatsApp
Il Festival del Cinema di San Sebastián, da sempre cornice di incontri tra arte e attualità, quest’anno ha visto protagonista non solo il talento cinematografico di Jennifer Lawrence, ma anche la sua voce critica. L’attrice premio Oscar, in città per presentare il suo nuovo film Die My Love e ricevere il prestigioso Premio Donostia, ha affrontato con fermezza le domande dei giornalisti sul conflitto in Medio Oriente, trasformando una conferenza stampa in un momento di riflessione politica e umana.
Durante l’incontro con la stampa, Jennifer Lawrence è stata più volte sollecitata a esprimersi sulla situazione a Gaza. Nonostante i tentativi dei moderatori di spostare il focus sul cinema, l’attrice ha deciso di condividere apertamente la sua posizione.
Sono terrorizzata e mortificata. Quello che sta succedendo è niente meno che un genocidio ed è inaccettabile. Sono terrorizzata per i miei figli, per tutti i nostri figli
Il suo intervento ha poi toccato anche il tema della politica statunitense, che a suo avviso rischia di trasmettere ai più giovani un modello distorto:
Voglio dire, per i ragazzi che votano ora a 18 anni, sarà del tutto normale che la politica non abbia integrità. I politici mentono, non c’è empati. E tutti devono ricordare che quando ignori ciò che sta accadendo da una parte del mondo, non passerà molto tempo prima che accada anche dalla tua parte
Nonostante la forza delle sue parole, Jennifer Lawrence ha ricordato i limiti del ruolo degli artisti nelle questioni geopolitiche:
Vorrei poter dire qualcosa, fare qualcosa per risolvere questa situazione estremamente complessa e vergognosa. Mi spezza il cuore. Ma la realtà è che la nostra paura di parlare troppo o di rispondere a troppe di queste domande è che le mie parole vengano usate solo per aggiungere ulteriore fuoco e retorica a qualcosa che è nelle mani dei nostri rappresentanti eletti
Voglio solo che le persone si concentrino su chi è responsabile, sulle cose che possono fare e su quando devono presentarsi e votare, e non lasciare che gli attori e gli artisti che cercano di esprimere la libertà dell’arte e la libertà di parola si prendano la responsabilità per gli individui che sono effettivamente responsabili
Poco prima, l’attrice di Hunger Games aveva sottolineato anche l’importanza dei festival cinematografici come spazi di libertà:
La libertà di parola e di espressione degli Stati Uniti è sotto attacco. Possiamo vedere le storie degli altri, connetterci e imparare gli uni dagli altri e, cosa ancora più importante, renderci conto che siamo tutti connessi, che siamo tutti importanti e che meritiamo empatia e libertà
Parallelamente al dibattito politico, San Sebastián ha celebrato Jennifer Lawrence anche per la sua nuova fatica artistica. Die My Love, tratto dal romanzo di Ariana Harwicz, racconta la lenta discesa nella fragilità psicologica di Grace, una giovane madre interpretata da Lawrence, e il progressivo deteriorarsi della sua relazione con Jackson, interpretato da Robert Pattinson. Dopo l’anteprima a Cannes, accolta con sei minuti di standing ovation e lodata per la potenza interpretativa della protagonista, il film è stato acquistato da Mubi per la cifra record di 24 milioni di dollari.
Che ne pensate?