A cura di Sara Tersigni
Auguri ad Adam Sandler e a Hugh Grant
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9 settembre, compiono gli anni due personalità importanti che hanno lasciato il segno ad Hollywood, Adam Sandler e Grant: ecco il nostro omaggio
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Oggi, 9 settembre, compiono gli anni due personalità importanti che hanno lasciato il segno ad Hollywood. Come suggerito dal titolo si tratta di Adam Sandler e Hugh Grant che con la loro ironia e il loro sarcasmo sono diventati estremamente popolari, ottenendo un successo senza precedenti.
Adam Sandler, classe 1966, nasce a Brooklyn e inizia ad interessarsi alla recitazione solo durante gli anni universitari, scoprendo la sua vena comica nei club del campus. Fa il suo esordio nel mondo del cinema nel 1987, un anno prima della sua laurea, nell’amatissima serie I Robinson, prendendo parte a quattro episodi della quarta stagione.
Successivamente viene notato dal comico Dennis Miller, grazie al quale ottiene un lavoro al Saturday Night Live, inizialmente come autore di testi e poi come performer, ottenendo già un discreto successo, vista la sua grande ironia. Nel 1989 invece fa il suo esordio sul grande schermo con la commedia Going Overboard, ma la consacrazione come attore comico avviene anni dopo, nel 1995 con il film Billy Madison, giudicato negativamente dalla critica ma apprezzato dal pubblico. Seguono poi vari film come Un tipo imprevedibile (1996), Prima o poi me lo sposo (1998) e Big Daddy – Un papà speciale (1999) per il quale riceve un Razzie Awards come peggior attore protagonista.
Nonostante qualche insuccesso Adam Sandler continua per la sua strada, cambiando anche un po’ genere. Passa infatti dai film comici, spesso demenziali a commedie più “serie” come Ubriaco d’amore (2002), Spanglish – Quando in famiglia sono in troppi a parlare (2004) e commedie estremamente apprezzate come 50 volte il primo bacio (2004), Cambia la tua vita con un click (2006) e Racconti incantati (2008). Nel 2010 e successivamente nel 2013 recita in due film popolarissimi e molto elogiati dal pubblico ma ancora una volta, stroncati dalla critica, Un weekend da bamboccioni e Un weekend da bamboccioni 2.
Nel 2011 recita in Mia moglie per finta, al fianco di Jennifer Aniston, film carinissimo sull’amore e sulla famiglia, contornato da quel pizzico di sarcasmo immancabile nelle sue performance, che raggiunge grandi risultati al Box Office. Tra il 2016 e il 2018 invece lavora con Netflix facendo uscire The Do-Over, Sandy Wexler e Matrimonio a Long Island.
Si cimenta anche nell’arte del doppiaggio grazie al film Hotel Transilvania nel 2012 come voce del Conte Dracula e nei successivi sequel, a parte il quarto che viene sostituito da Bian Hull. Nel 2019 arriva finalmente l’elogio della critica con il film Diamanti grezzi per cui la sua interpretazione viene considerata una delle performance migliori della sua carriera.
Adam Sandler inoltre, ha fondato anche una compagnia di produzione, la Happy Madison Production, producendo film spesso giudicati negativamente dalla critica ma molto apprezzati dal pubblico, come è successo e succede spesso nel corso della sua carriera, riscuotendo grandi guadagni al botteghino.
Hugh Grant invece, nasce a Londra nel 1960, si interessa fin da subito al mondo della recitazione, nonostante il parere contrario dei genitori. Inizialmente entra a far parte di una compagnia teatrale. Poi prende parte in piccoli ruoli televisivi, fino a quando James Ivory non lo nota e entra a far parte del suo film Maurice, nel 1987, consacrandolo sin da subito, come attore di successo e ottenendo la Coppa Volpi al festival del cinema di Venezia come miglior attore.
Da questo momento in poi la sua carriera prende il via, recitando in Chopin amore mio (1991) e Luna di fiele (1992), fino poi ad arrivare a Quattro matrimoni e un funerale (1994) per cui ottiene un successo planetario, vincendo un Golden Globe e un BAFTA e diventando uno degli attori più richiesti sul mercato.
Inizia poi a lavorare in tantissimi film hollywoodiani come Nine Months – Imprevisti d’amore (1995), al fianco di Julianne Moore e Mickey occhi blu (1999), al fianco di James Caan, fino poi ad arrivare al film per eccellenza, amato sia dalla critica che dal pubblico Notting Hill, al fianco di Julia Roberts che lo rende ancora più popolare, per quanto possibile. Seguono altri film famosissimi che lo consacrano a re assoluto delle commedie romantiche come Il diario di Bridget Jones (2001), Two Weeks Notice – Due settiamne per innamorarsi (2002), Love Actually – L’amore davvero (2003), tornando anche nel sequel di Bridget Jones nel 2004 con Che pasticcio, Bridget Jones!
Nel 2007 recita al fianco di Drew Barrymore in Scrivimi una canzone e poi in Che fine hanno fatto i Morgan? con Sarah Jessica Parker. Dopo un periodo di pausa, torna sulle scene con Wonka nel 2023, al fianco di Timothée Chalamet, poi in Heretic nel 2024, vedendolo in vesti inconsuete essendo un film horror e infine in Bridjet Jones – Un amore di ragazzo, uscito quest’inverno.
Per concludere, le carriere di entrambi sono state costellate di successi, Adam Sandler è uno degli uomini più apprezzati dal pubblico, soprattutto dai giovani, riuscendo con la sua ironia e la sua simpatia a far divertire, mostrandosi quasi come un amico, una figura esilarante, accogliente che riesce a strappare ben più di una risata.
Nonostante sia stato spesso criticato e non apprezzato dalla critica ha sempre cercato di andare avanti, mostrandosi felice e grato di quello che aveva e stava facendo, rimanendo con i pedi saldi per terra, al contrario di Hugh Grant che invece questo successo a volte lo ha fatto sbandare, anche se poi tornava sui suoi passi. Ha avuto sin da subito sia il successo della critica sia il successo del pubblico, soprattutto da parte delle donne che sognavano di avere un uomo come quelli che interpretava, romantici e allo stesso temo simpatici, ma con quella simpatia inglese, impassibile nel volto ma per questo forse ancora più divertente.
Il suo sarcasmo è più contenuto al contrario di quello di Adam Sandler ma entrambi sono straordinari e hanno regalato e regalano risate e divertimenti, due figure che si possono considerare familiari, dalle quali si torna nei momenti più tristi, riuscendo a stare bene, grazie ai loro lavori!
Tanti auguri!