Dopo anni di attesa e anticipazioni, il Frankenstein di Guillermo del Toro è finalmente realtà . Il celebre regista messicano, vincitore del Premio Oscar, ha rivelato le prime immagini e dettagli del suo ambizioso adattamento del classico di Mary Shelley, che debutterà su Netflix entro la fine dell’anno. Il progetto, tanto atteso dai fan quanto sentito dal suo autore, si preannuncia come un’opera visivamente potente e carica di significati, capace di ridefinire l’iconica figura del mostro.
I fan hanno potuto dare un primo sguardo alla visione di Del Toro grazie a un’esclusiva di Vanity Fair, che ha pubblicato immagini in anteprima del film e un’intervista approfondita con il regista. Il cast è stellare: Oscar Isaac interpreta il leggendario Victor Frankenstein, Mia Goth è Elizabeth Lavenza, promessa sposa del fratello minore di Victor, William, interpretato da Felix Kammerer. Il ruolo centrale del Mostro è affidato a Jacob Elordi, noto per la serie Euphoria. Completano il cast nomi di prestigio come Christoph Waltz, Lars Mikkelsen, David Bradley, Charles Dance, Ralph Ineson e Burn Gorman.
Durante l’intervista, Del Toro ha spiegato la genesi del progetto, sottolineando quanto sia intimo e personale questo film per lui:
Boris Karloff incombe per sempre. Bernie Wrightson incombe per sempre. Ma non stiamo facendo Karloff e non stiamo facendo Bernie, e non stiamo facendo Mary – ha dichiarato il regista, facendo riferimento alle storiche interpretazioni del mostro. Questo è, per me, il culmine di un viaggio che ha occupato gran parte della mia vita. Ho letto per la prima volta Frankenstein di Mary Shelley da bambino e ho visto Boris Karloff in quello che è diventato per me uno stato quasi religioso. I mostri sono diventati il mio credo personale.
Del Toro ha inoltre evidenziato come la figura del mostro e il concetto di creazione abbiano permeato tutta la sua filmografia:
Ci sono elementi di Frankenstein in tutti i miei film: Cronos, Blade, Hellboy, e soprattutto Pinocchio… Esplorare il rapporto tra umanità e mostri, creatore e creazione, padre e figlio, ha consumato le mie riserve più e più volte. Volevo fare questo film prima ancora di avere una macchina da presa, e ci sto lavorando attivamente da oltre 25 anni. Mi è diventato così vicino che ora è una biografia.
Il film è stato classificato R (vietato ai minori di 17 anni non accompagnati) per violenza sanguinosa e immagini raccapriccianti, un dettaglio che ha sorpreso pochi, considerando lo stile visivo e tematico tipico di Del Toro. Tuttavia, nonostante le tinte horror, il regista chiarisce la sua visione:
Non farò un film horror, mai. Non ci provo nemmeno – sottolineando come il fulcro della sua versione di Frankenstein sia l’esplorazione della genitorialità e del rapporto tra padre e figlio.