Alligator Alcatraz, un italiano detenuto nella prigione di Trump implora: “Fateci uscire da questo incubo”

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Gaetano Mirabella Costa è uno dei due italiani detenuti da giorni nella prigione per migranti irregolari di Trump, e dà di Alligator Alcatraz una descrizione raccapricciante

Gaetano Mirabella Costa è uno dei due italiani detenuti ad Alligator Alcatraz, la prigione per migranti irregolari voluta da Donald Trump e aperta nel mezzo delle Everglades. A quanto pare, stando alla testimonianza di Costa stesso, è un luogo davvero terribile: “Siamo letteralmente in gabbia, come in un pollaio. Fateci uscire da questo incubo“.

“Non ho la possibilità di parlare con un avvocato e nemmeno con un giudice. Siamo in trentadue in una gabbia, i bagni sono aperti, tutti ti vedono”, ha detto Costa, 45 anni di origine siciliana, in un appello alle istituzioni. Sua madre ha raccontato che era stato portato all’udienza “con catene ai piedi e pure alle mani“.

Costa è stato arrestato il 3 gennaio con l’accusa di detenzione illegale di sostanze stupefacenti e aggressione contro una persona che aveva più di 65 anni. Poi è stato trasferito ad Alligator Alcatraz il 9 luglio scorso. L’altro italiano detenuto è Fernando Eduardo Artese, scoperto a lavorare in America in violazione dei termini del visto – e aveva anche una multa non pagata.

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“Questo è un campo di concentramento. Ci trattano come criminali” la testimonianza di Artese “Siamo tutti lavoratori e persone che lottano per le nostre famiglie”. Sembra che ci siano parecchie difficoltà burocratiche per il rimpatrio di entrambi, sul quale comunque la Farnesina assicura di star lavorando seguendo la vicenda “con la massima attenzione”.

Fonti: SkyTG24, Open

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