I 10 migliori film horror slasher della storia del cinema [LISTA]

Slasher
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Uno dei generi horror più amati, lo slasher ha fatto la storia con film cult che hanno segnato la cultura popolare e l’immaginario collettivo per decenni. Ecco alcuni classici del genere assolutamente imperdibili!

Il sottogenere dell’horror, lo slasher (film che hanno come protagonista un killer che uccide e perseguita i personaggi) ha segnato alcune delle pagine più memorabili e sanguinose della storia del cinema. Maschere iconiche, armi affilate, inseguimenti notturni e final girl indimenticabili, dagli anni ’70 ad oggi il filone ha generato fior fior di saghe, remake e spin-off.

Proprio per l’enorme mole di film usciti di questo tipo, siamo qui per omaggiarlo facendo una selezione dei dieci (una sola pellicola per saga) migliori mai visti. Ecco qui la nostra selezione definitiva dei 10 migliori slasher della storia del cinema: preparate bene i popcorn… e chiudete bene la porta!

10. So Cosa Hai Fatto (1997) di Jim Gillespie

Quello che per molti è il guilty pleasure degli anni ’90 per eccellenza. Scritto dallo stesso autore di Scream, è la rappresentazione dello slasher teen che andava tanto di moda in quell’epoca lì. Un gruppo di ragazzi nasconde un crimine, ma viene perseguitato da un killer misterioso che ritiene di sapere ciò che è accaduto.

Questa semplice meccanica riesce a creare costante tensione e quel senso di colpa collettivo che coinvolge lo spettatore aggiungendo così anche una componente morale che male non fa. Il giovane cast funziona, e poi abbiamo l’icona per eccellenza degli anni ’90 in una delle sue scene più iconiche, Sarah Michelle Gellar, che da sola vale la visione del lungometraggio.

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9. Nightmare – Dal Profondo della Notte (1984) di Wes Craven

Primo film di questa lunga lista di Wes Craven (che, spoiler, ritroveremo), il maestro dello slasher, colui che lo ha sdoganato al grande pubblico per poi reinventarlo a sua volta. Qui ci presenta una delle maschere più celebri di questo genere, Freddy Krueger. Assassino che agisce nei sogni, terrificando Elm Street.

Nightmare è una fusione magistrale tra realtà e incubo. Craven introduce per la prima volta l’elemento onirico nello slasher, riuscendo così ad aumentare l’imprevedibilità e il terrore. Inoltre abbiamo il debutto di Johnny Depp sul grande schermo e una final girl interpretata da Heater Langenkamp memorabile.

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8. Venerdì 13 (1980) di Sean S. Cunningham

L’inizio del mito di Crystal Lake. Sulla scia degli slasher di quel periodo esce Venerdì 13. Una pellicola che al tempo eleva il tasso di sangue e violenza, stabilendo una nuova forma che verrà replicata e migliorata in futuro, ossia il teen slasher: film con protagonisti giovani spensierati in vacanza che fanno tanto sesso e nel mentre vengono uccisi uno ad uno dal killer protagonista del film.

In quest’opera ancora non abbiamo come protagonista il Jason con la maschera da Hockey e il machete che diverrà successivamente iconico, bensì la madre che rappresenta il male puro. Un film grezzo, ma efficace e soprattutto che rappresenta l’apripista per tutte le pellicole con protagonisti incoscienti giovani in attesa di morte.

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7. Quella Casa nel Bosco (2012) di Drew Goddard

Una pellicola quasi contemporanea che destruttura il genere utilizzando in modo meta-cinematografico gli elementi tipici dello slasher sovvertendolo e giocandoci in modo geniale. Il film inizia con un gruppo di giovani amici che si recano in vacanza in una baita isolata, classico scenario per l’appunto inaugurato da Venerdi 13 e ripreso da mille altre opere; ma qui viene il bello.

Drew Goddard durante tutta la prima parte illude lo spettatore di essere davanti al classico film del genere, per poi cambiare completamente direzione lasciandolo a bocca spalancata. Non diciamo altro per evitare spoiler… se non che è una gigantesca e geniale riflessione sulla piega che ha preso il genere slasher e horror, in generale ancora attualissima.

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6. Non Aprite Quella Porta (1974) di Tobe Hooper

Un film che al tempo fece scalpore per la sua crudezza e i tanti elementi disturbanti. Girato con pochi mezzi e un’estetica sporca e realistica, Non Aprite Quella Porta è ancora oggi un incubo ad occhi aperti. Leatherface e la sua famiglia cannibale sono la rappresentazione di un America rurale e deformata, in cui l’orrore fisico è una metafora per l’orrore sociale che si vive in quegli ambienti.

Un’opera quasi documentaristica, senza una vera colonna sonora, ma con impatto visivo e un costante silenzio assordante. Un’esperienza estrema che ha messo le basi per uno slasher più impegnato socialmente.

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5. Saw – L’Enigmista (2004) di James Wan

Il film che in questa classifica è più discutibile se possa essere considerato slasher oppure no. Ma visto che il primo capitolo della saga ha tra i protagonisti un vero e proprio killer che perseguita i protagonisti abbiamo deciso di inserirlo, seppur nei successivi è un elemento che si perderà completamente inaugurando invece il genere del torture porn.

Qui invece Wan confeziona l’ennesimo capolavoro della sua carriera in ambito film dell’orrore. La morale malata che Jigsaw utilizza per punire le sue vittime, le trappole disturbanti ma ancora credibili, i protagonisti con forte personalità e uno dei finali più scioccanti della storia del cinema fanno entrare di diritto Saw in questa classifica. Un cult contemporaneo che ha rivoluzionato il modo di intendere la paura nel nuovo millennio.

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4. Scream (1996) di Wes Craven

Se abbiamo apprezzato e abbiamo messo Quella Casa nel Bosco in questa lista, non potevamo esimerci dall’inserire il film che per eccellenza ha cambiato le regole del gioco iniziando a prendersi in giro ma senza mai esagerare. Dopo un decennio di decadenza del genere, Wes Craven lo ha riportato in vita nel 1996 mettendolo alla berlina sempre con estremo rispetto per ciò che è stato.

Scream è un vero e proprio slasher con sangue, tensione e un killer memorabile (Ghostface), solamente che i protagonisti conoscono le regole e i topoi narrativi del genere e questo riesce a creare dinamiche totalmente nuove che funzionano alla perfezione. Con la brillante sceneggiatura di Kevin Williamson e la regia affilata di Craven è uno dei pochi film capaci di essere un manifesto d’innovazione e un classico in contemporanea.

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3. Reazione a Catena (1971) di Mario Bava

Il vero precursore dello slasher americano girato dal genio visionario del cinema horror italiano, Mario Bava. Con un intreccio tanto semplice quanto complicato, il film di Bava contiene tutti gli elementi che tipici del genere che verrà sdoganato poi: uccisioni creative, scenari naturali isolati, giovani vittime, un killer riconoscibile e tanta tensione ben costruita. Un’opera elegantissima, con una fotografia barocca e ricco di pathos. Senza Reazione a Catena è probabile che non avremo avuto tutti i film presenti in questa classifica.

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2. Halloween – La Notte delle Streghe (1978) di John Carpenter

Se parliamo di capostipiti di genere in questa posizione abbiamo quello per eccellenza, almeno per il grande pubblico. Con Halloween, Carpenter codifica il linguaggio dello slasher: la maschera inquietante di Michael Myers, la musica martellante, la soggettiva del killer, il suburbio americano come luogo di morte. Tutto nasce qui. Un’opera che ha ispirato i più grandi autori, ma che riesce a rimanere tutt’oggi insuperato per la sua pulizia stilistica, tensione crescente e intelligenza nella costruzione del terrore.

Carpenter analizza attraverso la brutalità e la paranoia, il consumismo e il controllo sociale, oltre ad esplorare le conseguenze dell’isolamento e la paura dell’ignoto. Mette in scena la paura irrazionale e la violenza che imperversava nell’America di quegli anni segnata da instabilità sociale e politica. Tramite il personaggio del dottor Loomis riflette sul concetto di male. E poi abbiamo la seconda migliore final girl di tutti i tempi, la Laurie Strode di Jamie Lee Curtis.

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1. Alien (1979) di Ridley Scott

Seppur ambientato nello spazio, spesso classificato come film di fantascienza/horror, Alien è uno slasher puro. Ha tutti gli elementi del genere, un gruppo isolato (l’equipaggio della Nostromo), un killer inarrestabile leggendario (lo Xenomorfo), uccisioni brutali messe in scena divinamente e la final girl per eccellenza (Ellen Ripley). Ridley Scott trasforma il genere in qualcosa di alto, sofisticato, claustrofobico e viscerale, usando sapientemente il buio, i silenzi e l’architettura della nave per creare tensione.

Tramite l’incontro tra l’equipaggio e lo Xenomorfo, Scott ci mostra la paura primordiale dell’essere umano legato a temi come la maternità ed il linguaggio. Un film straordinario, l’evoluzione perfetta del genere slasher, ne conserva la natura e l’impatto emotivo trasformandolo in un’esperienza visiva e psicologica che ha ridefinito sia l’horror che la fantascienza.

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A cura di Michele Scarperia

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