Il racconto di Arianna David
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Durante la puntata del programma Storie al bivio, andata in onda martedì 1° luglio e condotta da Monica Setta, Arianna David – Miss Italia 1993 – ha aperto il proprio cuore raccontando un vissuto drammatico fatto di cadute, ferite profonde, ma anche di risalite. Un’intervista intensa in cui l’ex reginetta di bellezza ha ripercorso alcuni dei momenti più bui della sua esistenza, tra difficoltà personali, abusi e disturbi alimentari.
Fin da bambina, Arianna David ha vissuto sotto il peso della perfezione, un senso del dovere che ha condizionato profondamente il suo sviluppo emotivo. Un’impostazione mentale che, da adulta, ha contribuito all’emergere di gravi problematiche legate al cibo.
Adesso sto facendo un percorso in DCA, mi segue una psicologa per i miei disturbi. Sta venendo fuori che la mia perfezione di bambina che non si è mai ribellata porta a sviluppare perfezionismo da adulta, che si riversa nell’alimentazione
Anche la notorietà improvvisa legata alla vittoria di Miss Italia ha avuto un impatto destabilizzante:
Il fatto di ritrovarti di punto in bianco in prima pagina mi ha fatto accusare il colpo. E poi la critica fisica…
La relazione con il padre dei suoi figli, durata nove anni, è terminata anche a causa di difficoltà economiche. Arianna David si è ritrovata a dover affrontare tutto da sola, senza punti di riferimento e con due bambini piccoli a carico.
Ho fatto il trasloco in quattro e quattr’otto, non sapevo come andare con Tommaso di sei anni e Gregorio di tre. A Roma mi sono trovata di punto in bianco senza niente, dovevo crescere i bambini e non potevo andare a lavorare
È proprio in quel periodo fragile e doloroso che Arianna David ha incontrato un uomo che avrebbe ulteriormente devastato la sua vita. Un individuo apparentemente gentile, ma che presto si è rivelato pericoloso e violento.
Mi sentivo talmente una fallita, sognavo una famiglia bella, e questa persona che ha iniziato a stalkerarmi e che mi ha fatto delle cose brutte dalle mani alla mazza da baseball, io quasi la vedevo come una punizione che pensavo di meritare
Le violenze subite da questa persona hanno lasciato cicatrici non solo fisiche, ma anche psicologiche. Arianna David non ha taciuto nulla nell’intervista, descrivendo episodi agghiaccianti:
La mazza da baseball data violentemente sul ginocchio, gli sputi in faccia, i calci. Ha provato a mettermi sotto con la macchina, aveva il porto d’armi mi ha puntato la rivoltella alla tempia, meno male che era scarica. Mi ha detto: Se non stai con me ti uccido e uscirai da quella porta con i piedi dritti.
Dopo tre anni di abusi, ha trovato il coraggio di denunciare, presentandosi alla polizia travestita, impaurita ma determinata.
Mi sono recata alla stazione di polizia nascosta da una parrucca e imbottita di farmaci per la paura
La sofferenza non si è fermata lì. Anche recentemente Arianna David ha dovuto affrontare momenti critici, come un lungo periodo di disoccupazione che l’ha riportata a rivivere l’incubo del passato.
L’anno scorso sono stata cinque sei mesi senza lavoro ed è stata dura, è stato come rivivere le difficoltà del 2012
Le ricadute sono state inevitabili, con un drastico calo di peso e un pericoloso avvicinamento al baratro.
Ho iniziato a riperdere peso e sono iniziata a pesare 42 chili
Il punto più basso è arrivato con un tentativo estremo, fermato in tempo solo grazie all’intervento del suo attuale marito:
Mi si è appannato al cervello e ho iniziato a prendere la rincorsa verso il balcone, volevo andare di sotto, ho detto basta io ho sofferto troppo non ce la faccio più. Mi hanno preso per i capelli. Mi dicevo ‘Ma è possibile mai che devo faticare diecimila volte in più? Ho detto basta, ne hai passate troppo. Almeno chiudi gli occhi per sempre e arrivederci e grazie’ È successo.
Dopo tanta oscurità , Arianna David ha deciso di intraprendere un percorso psicologico profondo, volto a guarire le ferite dell’anima. Oggi, pur non dimenticando le prove affrontate, cerca una vita semplice, fatta di pace e consapevolezza.
Vorrei finire la mia vita in serenità , quella che forse quando ho vinto Miss Italia a pezzi è mancata